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u Dini taglia, Mastella ricuce e Bossi snobba il vertice il giorno più' lungo u ROMA N secolo cioè trenta mesi fa, ai tempi dell'Antica Repubblica, il rito religioso d'autunno chiamato «la Finanziaria» veniva officiato da due ministri: un banchiere un po' anziano che, in nome dello Stato, al mattino toglieva i miliardi dall'altare delle spese e un simpatico meridionale che la notte, sempre in nome dello Stato, li rimetteva. Adesso però abbiamo fatto la rivoluzione ed è cambiato tutto. Infatti al posto del banchiere (Carli) c'è un banchiere (Dini). E al posto del ministro gioviale (Pomicino), un altro simpaticone campano (Mastella). Lo Stato, poi, è lo stesso, e nello stesso stato, appena con qualche miliardo di debito in più. Si taglia e subito si ricuce, che bello, proprio come allora. Per esempio, che andranno a combinare a Palazzo Chigi, sul far della sera, il nuovissimo Fini e l'usato sicuro Mastella? Un vertice di maggioranza, chiaro. Qui, a ben vedere, una novità rispetto al passato c'è. Perché ai vecchi vertici, i segretari di partito si presentavano in blocco, dal democristiano in capo al liberale I piccolo piccolo. Adesso che i se- gretari si chiamano coordinatori, trattano e brigano come prima. Tranne uno, Umberto Bossi l'atipico, che resta chiuso nel suo studio di Montecitorio, meno di cento metri in linea d'aria, a cercare insieme a D'Alema improbabili guizzi sulla Rai, con l'indolenza del rivoluzionario che non si piega alla routine dell'esercizio del potere, noiosa come tutte le professioni. Fini, il professionista, invece è lì, a dar man forte a Mastella sui tagli da fare, anzi da non fare, alle pensioni. L'antico rito, che nessun dipietro o berlusconi nei secoli potrà mai scalfire, prevede che la prima mossa spetti all'implacabile banchiere. Dini guarda negli occhi i sindacalisti e comincia a togliere i miliardi dalle tasche della gente: numeri astratti per lui, ma non per Mastella che dietro a ogni cifra vede il voto di un elettore che se ne va. «Dini pensa troppo ai mercati internazionali invece che a quelli rionali». Già. Succedeva anche a Carli. Stessa scuola, Bankitalia. Stessa scena, a Palazzo Chigi: Carli parlava e sulla sua bocca il suono dei numeri si alternava a quello della pompetta contro l'asma che si sparava in gola ad intervalli regolari. Pomicino, ministro del Bilancio, lo guardava e sembrava così contento. «Bravissimo, Guidone. Ben detto. Tagli giusti, giustissimi. Sacrosanti. Vai pure a casa, se non te la senti». Guidone andava a casa. Pomicino no. Riapriva il libro dei tagli e «questo, via», «questo, forse», «questo, solo se», li cancellava praticamente tutti. Davanti a lui, in quell'era lontanissima, la tripli- ce sindacale era guidata dal cislino Sergio D'Antoni. Adesso invece da D'Antoni, che lavora di sponda con Mastella come già con Pomicino. E' stato lui, ieri, a chiedere di non rinviare le trattative, accelerando così il vertice con i nuovi difensori del Sud impiegatizio e statale che hanno rimpiazzato la democrazia cristiana: Mastella, Fini e Tatarella, al quale, come dice il suo sottosegretario (leghista) Marano, «ormai manca solo la gobba» per somigliare al presidente del Consiglio di Carli e Pomicino. E il presidente, quello nuovo, che fa? Commenti di un sindacalista e di un ministro, presenti ieri alle trattative. «Berlusconi non comanda. Blandisce». «Berlusconi non parla. Sorride». E a un certo punto della serata, quando il gioco si fa duro e il duello governo-sindacati incandescente, l'uomo che doveva essere la Thatcher prende finalmente una decisione: si alza e scompare, lasciando Dini e Mastella a perpetuare il rito. Massimo Gramellini e à al ere ense LE PENSIONI PI DOMANI ANZIANITÀ': RESTANO A 35 ANNI DI SERVIZIO MA L'ASSEGNO MENSILE DIMINUIRÀ' SE NON SI E' ANCHE AL MASSIMO DI ETÀ1 RENDIMENTO: RESTA AL 2% SIA PER I DIPENDENTI PUBBLICI CHE PER QUELLI PRIVATI ASSISTENZA: VERRÀ1 DISTINTA DALLA PREVIDENZA IN MODO ANCORA DA STABILIRE REVERSIBILITÀ': LEGATA AL REDDITO DEL CONIUGE SUPERTSTITE E ALLA DURATA DEL MATRIMONIO CALCOLO: eoo SI ATTENUERÀ' L'INCIDENZA DEGÙ ANNI DI MIGUOR REDDITO CONTRIBUTI FIGURATIVI: DIMINUIRANNO QUELLI PER L'UNIVERSITÀ' E PER IL SERVIZIO MILITARE