LA POLITICA NON E'TALK SHOW
Livia Turco: intese anche col demonio per battere Silvio LA POLITICA NON E'TALK SHOW re, rende noto, informa. Oppure smentisce, nega. Ovvero conferma, denuncia, accusa, fornisce elementi, prove, ragionamenti. Ma non si presta a fare da detonatore per fantasie comuni. Guidi dovrebbe sapere, proprio lui, che in ogni essere umano c'è sempre anche il bambino-vittima, il più antico e autentico protagonista delle storie umane. Tuttavia l'incasso di una deflagrazione emotiva è rapido e appagante come gli effetti speciali nei film di James Cameron. Ma un ministro, così come a parer nostro un giornalista, non ha alcun titolo per incassare effetti emotivi, almeno finché non dimostra di aver pagato il giusto pedaggio alla verità dei fatti, onorandola come si conviene. Nei talk show, invece, si usa il criterio inverso: là conta soltanto l'effetto speciale, il personaggio «che funziona». Più clamorose sono parole e immagini, più marcato è l'incasso emotivo e del consenso: ci permettiamo di ricordarlo a Guidi perché proprio lui, prima di presentarsi alle elezioni, con¬ quistò meritatissime simpatie dalla poltrona di un talk show. Tutto ciò che abbiamo detto non aggiunge e non toglie nulla alle legittime paure sui possibili traffici di bambini per scopi mostruosi e di lucro. Ma riguarda invece la correttezza e la responsabilità politica di chi, svolgendo ruoli politici, deve anche dimostrare di aver abdicato dal trono comunicativo e di saper star seduto su una sedia più scomoda, che è quella in cui i fatti sono, o dovrebbero essere, fatti. E non delle «non esclusioni». Al ministro va riconosciuto però un grande merito: quello di aver impiegato per intero se stesso per dar senso a un nome vuoto: il ministero della Famiglia. E quando un uomo presta al proprio lavoro non tanto e non soltanto i frutti delle proprie abilità, ma l'intera sua persona insieme alla sua immagine e al suo prestigio, va apprezzato perché dimostra di avere fegato e senso morale. Ma questo investimento deve essere contenuto nei margini della responsabilità che compete a un membro dell'esecutivo, senza tornare più alla sedia del talk show, dalla quale soltanto, e per chi ha titoli per sederci, è lecito incassare clamori, lacrime, applausi. Paolo (Suzzanti
Persone citate: Guidi, James Cameron
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