Bossi-d'Alema «asse» anti-Rai

Bossi-FAlerna, «asse» anti-Rai Bossi-FAlerna, «asse» anti-Rai Ostruzionismo di An e Forza Italia per salvare i nuovi amministratori ROMA. Decreto «salva Rai». Tutto rinviato a martedì per tentare di far sbollire le ire di Bossi, salvare l'attuale cda e togliere il governo da seri imbarazzi. Una manovra di emergenza, voluta da Fini e Forza Italia, per evitare che nella commissione si saldasse la convergenza di proposte sulla Rai redatte separatamente da tutte le opposizioni e dalla Lega. Una saldatura tra Lega, progressisti e popolari significherebbe per gli attuali dirigenti della Rai, dal cda in giù, i giorni contati perché le opposizioni più la Lega diventerebbero maggioranza. Un ribaltone, e Berlusconi non potrebbe reagire. Ma cosa c'è dietro questo as¬ se Lega-pds? Come è nato? Come vive questi giorni di fuoco? D'Alema, ciononostante, è diffidente: «Voglio vedere che cosa farà in concreto Bossi, se si limiterà alla solita parata militare. Lo attendo alla prova: se non vota il nostro emendamento sulla pubblicità, allora vuol dire che non fa seriamente». Eppure lui e Bossi, da quando è scoppiata la «grana Rai», si sentono quotidianamente. L'altro ieri, poi, si sono visti, nella sede dei gruppi a Montecitorio. Per quasi un'ora hanno discusso e alla fine hanno siglato un patto con l'obiettivo di mandare a casa il consiglio d'amministrazione di viale Mazzini, in qualsiasi modo. Bruzzone, Meli e Rapisarda A PAG. 2

Persone citate: Berlusconi, Bossi, Bruzzone, D'alema, Meli, Rapisarda

Luoghi citati: Falerna, Roma