Jackson non molestò i bambini

20 La pop star accusata di pedofilia, vittima il figlio di un dentista a Beverly Hills Jackson non molestò i bambini Non ci sono prove, il piccolo Jordan non testimonierà Il cantante ha evitato il processo pagando 36 miliardi LOS ANGELES. Michael Jackson e la fine di un incubo. Cade l'accusa di molestie sessuali nei confronti di Jordan Chandler. Dopo mesi di orribili accuse, speculazioni, pettegolezzi e «rivelazioni sensazionali» fatte da domestici e collaboratori, e addirittura dalla sorella La Toya, la magistratura di Los Angeles ha deciso di prosciogliere il cantante dall'accusa di pedofilia. Nell'indagine, durata più di un anno, i procuratori distrettuali di Los Angeles e di Santa Barbara non sono riusciti a raccogliere una sola prova di colpevolezza. E non sono neanche riusciti a convincere il ragazzo a presentarsi in tribunale per ripetere le accuse. Jordan, che oggi ha 14 anni, aveva rivelato al suo terapista che Michael Jackson l'aveva costretto a rapporti orali. Il caso fu così denunciato alle autorità giudiziarie che iniziarono l'inchiesta. Il padre del ragazzo, un noto dentista di Beverly Hills, fece causa, e Jackson pagò una cifra compresa tra i 20 e i 36 miliardi di lire, pur di evitare il processo. Il cantante ha sempre proclamato la sua innocenza. Avrebbe accettato di pagare per non dover rispondere a domande troppo personali durante le udienze. Pochi mesi fa si è sposato con la figlia di Elvis Presley, Lisa Mane, ed è riapparso in pubblico dopo un'autosegregazione a Neverland, la sua tenuta a metà fra un parco giochi e uno zoo. I legali di Jackson hanno sempre sostenuto che le accuse erano soltanto un tentativo di estorsione da parte del padre del bambino, un uomo con l'aspirazione di diventare un artista di Hollywood. Sempre secondo gli avvocati questo spiegherebbe il rifiuto del ragazzo a testimoniare. Non la pensano così i Chandler: «Jordan è stato rovinato, la sua vita è sconvolta, quindi non è bene tornare sull'episodio, deve buttarsi dietro alle spalle questa brutta storia». II caso Jackson scoppiò nell'agosto del 1993 e finì sulle prime pagine di tutti i quotidiani del mondo. Fu un esplosione: quasi ogni giorno saltarono fuori nuovi testimoni pronti a rivelazioni sensazionali sulle abitudini sessuali del re del pop. Lo scandalo pesò negativamente sulla carriera di Jackson, che l'anno scorso ha dovuto interrompere una tournée in Asia e per un certo periodo sparì dalla circolazione, fino al matrimonio con la ricchissima figlia di Presley. Le nozze, anche se in mezzo ai pettegolezzi, hanno riacceso l'interesse del pubblico per il cantante. Anzi un gruppo di minifans ha fondato un'associazione per difendere il buon nome del folletto di «Dangerous»: «Basta con le accuse, Michael è nostro, lasciatelo in pace». Ma se i guai giudiziari per Michael Jackson sono finiti, sulla sua reputazione resterà sempre l'ombra del sospetto. Infatti la popstar è stata prosciolta dall'accusa di molestie soltanto perché il ragazzo che per primo lo accusò si è rifiutato di testimoniare in tribunale. Il procuratore della Contea di Santa Barbara, che ha condotto l'inchiesta, ha annunciato: «Per noi il caso è chiuso. Il piccolo è stato considerato credibile, ma senza la sua testimonianza il pro¬ cesso non si può fare». Cade così anche l'imputazione penale, dopo che il cantante aveva evitato la causa civile pagando alla famiglia del ragazzo decine di miliardi. Però la polizia riferisce un racconto pieno di particolari: « Jordan parla di una corte serrata e di come avvenne la seduzio¬ ne. Il bambino riceveva decine di regali e veniva invitato a viaggiare con Jackson, sempre col permesso della madre. Secondo il ragazzino le cose cominciarono a farsi molto serie durante una visita in Europa, quando già i due dividevano la camera da letto. Fu in quell'occasione che fe¬ cero il bagno insieme. Michael Jackson cominciò a masturbarsi invitando il piccolo a fare altrettanto e poi procedette a masturbarlo e a baciarlo. Dovunque». La relazione finì nel giugno del 1993. Due mesi dopo Jordan raccontò tutto e guadagnò tanto. [1. car.] Gli avvocati: «Storia montata per soldi». I genitori del piccolo «Adesso può e deve solo dimenticare» Michael Jackson la pop star più amata dai ragazzini americani e sua moglie Lisa Marie Presley

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