Il fumo uccide ogni 10 secondi

Il fumo uccide ogni 10 secondi Una ricerca prevede per l'Italia 79 mila vittime nel 1995 Il fumo uccide ogni 10 secondi L'Oms: la sigaretta vera peste del secolo LONDRA. Altro che Aids: è il fumo la più terribile peste del secolo. Nei Paesi sviluppati è ormai balzato in cima alla «hit parade» sulle cause di decesso per gli adulti, e con ogni probabilità il peggio deve ancora venire. Oggi la sigaretta uccide circa tre milioni di persone all'anno, perlopiù uomini. In assenza di drastiche inversioni di rotta si arriverà verso il 2020 a un olocausto: dieci milioni di morti all'anno. Le cifre emergono da una ricerca sull'impatto del fumo nelle società sviluppate dal 1950 al 2000. Vi hanno lavorato diversi ricercatori dell'Oms d'Organizzazione mondiale della sanità), deH'«Imperial cancer research fund» di Oxford e deH'«American cancer society» di Atlanta. Il rapporto finale di 533 pagine è agghiacciante: il fumo uccide una persona ogni dieci secondi, rischiamo di arrivare tra pochi decenni a un morto ogni tre secondi. «La nostra stima è che circa mezzo miliardo dell'attuale popolazione del pianeta sarà alla fine ammazzato dal tabacco. Potremmo sbagliarci solo se interverranno notevoli mutamenti nel numero di fumatori» avverte Richard Peto dell'«Imperial fund». «Nei Paesi sviluppati - aggiunge Alan Lopez dell'Oms - la morte da tabacco è già la maggiore epidemia. Tra il 1950 e il 2000 il tabacco avrà ucciso 60 milioni di persone solo nei Paesi più industrializzati. Circa 40 milioni saranno stroncati in età da 35 a 69 anni. In media le vittime del tabacco in quella fascia d'età perdono più di vent'anni di vita». I più alti tassi di mortalità da tabacco sono appannaggio dell' Europa orientale e dell'ex Urss, dove si fuma a tutto spiano e dove il vizio della sigaretta stronca ogni anno mezzo milione di uomini. «In genere - sottolinea Lopez - si crede che un maggior numero di tumori sia riconducibile all'inquinamento, ma ciò è improbabile. Togliete dalle statistiche ufficiali le morti per cancro da tabacco e noterete che non ci sono differenze tra Europa dell' Est e dell'Ovest». Per l'Italia il rapporto prevede 79 mila morti per fumo nel 1995: 68 mila uomini eli mila donne. In calo rispetto agli 83.800 decessi del 1985 ma 1' aumento è impressionante a paragone col 1955, quando il tabacco uccise 15 mila uomini e un centinaio di donne. I ricercatori calcolano che dal 1950 al 2000 saranno circa 2,8 milioni gli italiani condannati a una sepoltura anticipata di almeno vent'anni a testa, per l'effetto nefasto di sigari, sigarette e pipe. [r. cri.] Il fumo è ormai la prima causa di morte in molti Paesi industrializzati in particolare nell'Europa orientale

Persone citate: Alan Lopez, Lopez, Richard Peto

Luoghi citati: Atlanta, Europa Dell' Est, Italia, Londra, Oxford, Urss