l'ombra della cocaina sulla morte di Gerulaitis

Una ricerca prevede per l'Italia 79 mila vittime nel 1995 New York, l'ex campione di tennis aveva 40 anni I/ombra della cocaina sulla morte di Gerulaitis NEW YORK. Vitas Gerulaitis aveva appena quarant'anni, compiuti il 26 luglio. Era un ex tennista famoso, uno di quei campioni che sanno infiammare le folle. Vitas è stato trovato senza vita domenica sera a Southampton, nei pressi di New York, nella casa di un amico. Ancora misteriose le cause del decesso, anche se sono in molti a credere, dato il passato del giocatore, per lungo tempo dedito agli stupefacenti, che Gerulaitis sia stato stroncato da un eccesso di cocaina. Secondo il New York Times, tuttavia, la sorella Ruta ha riferito che un esame preliminare fa pensare a un infarto. In ogni caso sarà l'autopsia a fare luce sui reali motivi della morte. Gerulaitis era un grande personaggio. Era simpatico, estroverso, generoso. Tutti gli appassionati di tennis conoscevano la sua lunga chioma bionda, il suo gioco elegante e aggressivo, il suo sorriso un po' beffardo e guascone. Vitas amava i piaceri della vita, le notti piene di musica e di donne, il rock suonato con gli amici. Insieme a John McEnroe era solito organizzare concerti a scopo benefico, per i bambini poveri, gli ammalati di cancro, i poveri e gli infelici del mondo. Alla fine degli Anni Settanta Gerulaits aveva ammesso l'uso di cocaina rimanendo anche coinvolto in un'indagine su traffico di droga. Si era anche sottoposto a una cura disintossicante, prima di abbandonare nel 1985 l'attività agonistica ma non il tennis, che era rimasto il grande amore della sua vita. Due settimane fa Vitas Gerulaits aveva seguito come commentatore televisivo, per la rete americana Cbs, le vicende degli Us Open vinti da Andre Agassi. E la settimana scorsa aveva gioca- to l'ultima partita della sua vita a Seattle, nel torneo degli Over 35. Vitas aveva dovuto ritirarsi per forti dolori alla schiena. Dotato di un fisico possente, capace di esprimere un gioco velocissimo e spettacolare, Vitas Gerulaitis, americano di Brooklyn con ascendenze lituane, aveva fatto parte del circuito professionistico per quindici anni. Aveva vinto 27 tornei, fra cui gli Open d'Australia del 1977 (sul britannico John Lloyd) e gli Internazionali d'Italia del 1977 (contro Tonino Zugarelli) e del 1979 (contro l'argentino Guillermo Vilas). Inoltre aveva disputato 28 finali, comprese quelle degli Us Open del 1979 e del Roland Garros nel 1980. L'11 giugno del 1979 Vitas era diventato numero 3 al mondo. Aveva fatto parte della squadra di Coppa Davis americana, vincendo cinque incontri su sei e conquistando il trofeo nel 1979. In doppio, con Sandy Mayer, aveva trionfato a Wimbledon nel 1975. Nella sua carriera, solo in premi, aveva guadagnato quasi tre milioni di dollari. [c. co.] Vitas Gerulaitis si era ritirato dall'attività agonistica nel 1985

Luoghi citati: Australia, Italia, New York, Seattle