Svezia alle donne mezzo Parlameato

Hanno il 4196 dei seggi, è il record mondiale Hanno il 4196 dei seggi, è il record mondiale Svezia, alle doaae mezzo Parlameato OSLO NOSTRO SERVIZIO Il partito socialdemocratico e il suo leader Ingvar Carlsson non sono gli unici trionfatori delle elezioni generali in Svezia: a imporsi sono anche le donne in politica, che domenica hanno fatto segnare il nuovo record mondiale di rappresentanza. Ora il Riksdag, il Parlamento di Stoccolma, si tinge di rosa per il 41 % e abbatte il primato precedente del 39,5, che apparteneva alla Finlandia. La Scandinavia, insomma, continua come battistrada verso l'aspirato traguardo di un'equa divisione dei mandati tra i sessi, per raggiungere il quale si è introdotta da tempo la quota minima femminile nelle liste elettorali. E alle ultime elezioni diverse forze, come socialdemocratici e socialisti, avevano candidate per il 50% dei seggi disponibili: «Una scelta cui, in parte, sono stati costretti dal rischio concreto che nascesse un vero partito rosa», ha commentato ieri la scrittrice Maria Pia Boethius, prevedendo che dopo la prossima tornata elettorale, nel '98, un parlamentare su due sarà donna. Non sorprenderà che lo stesso Carlsson, primo ministro incaricato, abbia osservato che in Parlamento c'è una maggioranza favorevole al pacchetto di crisi proposto per risanare le malconce casse statali: l'unica eccezione riguarda uno dei 61 miliardi di corone (12 mila miliardi di lire), quello sull'assenza dal lavoro per seguire i figli malati, che si vuole rendere non retribuita il primo giorno, tra le proteste, innanzitutto, delle donne. Il voto in rosa, dunque, anche per tutelare una categoria debole, soprattutto in tempi di sacrifici economici. Il peso della rappresentanza femminile dovrebbe farsi sentire anche quando Carlsson, già premier dal 1986 al '91, dovrà scegliere i ministri per il suo nuovo esecutivo, probabilmente un monocolore di minoranza (i socialdemocratici hanno ottenuto il 45,4% dei suffragi), che cercerà una collaborazione trasversale con i vari gruppi parlamentari. E il gabinetto Carlsson non è ancora nato che già si vocifera e si guarda, in prospettiva, all'ascesa della stella femminile che brilla sempre di più nella galassia socialdemocratica: la giovane segretaria del partito Mona Sahlin. 35 anni, ex modella, secondo molti osservatori sarà lei a ereditare la poltrona di primo ministro, quando il premier sessantenne esaurirà la sua nuova esperienza di governo. E sulle capacità della brillante Mona sono pochi a dubitare, anche se proprio le donne se la sono presa con lei per il predetto giro di vite sui permessi per malattia dei figli: «Chi pensa che, con l'economia in queste condizioni, la nostra proposta rappresenti un sacrificio eccessivo può tranquillamente votare per qualcun altro», aveva affermato un po' spazientita l'energica numero 2 socialdemocratica, rispondendo alle critiche, proprio alla vigilia del voto. E a dare il la al coro delle invettive era stata un'altra donna salita con successo sulla ribalta elettorale: la leader dei socialisti, Gudrun Schyman, che ora spera di poter costringere, almeno ogni tanto, Mona Sahlin e compagni, a caccia di voti, a scendere a patti con il suo partito, che occupa l'estrema sinistra in Parlamento. Donne anche rivali, dunque, come del resto accade da tempo nella vicina Norvegia, dove nel 1986 la signora Grò Harlem Brundtland mandò in frantumi un altro primato, varando un governo nel quale il 50% dei dicasteri era affidato all'altra metà del cielo. Si trattò di un simbolico momento di svolta, dopo anni d'impegno tenace in nome delle pari opportunità: nella politica norvegese, oggi, i soprani svettano sui tenori. Tant'è che nella furiosa battaglia referendaria in vista del voto di novembre sull'adesione all'Unione europea, la sfida più avvincente è tra la signora Brundtland, primo ministro laborista, e la leader centrista Anne Engel Lahnstein, indiscussa regina del no. Zenone Sovilla Sul partito socialdemocratico sorge la stella di Mona Sahlin 35 anni, ex modella è destinata a succedere al premier Carlsson Il neopremier Ingvar Carlsson con la segretaria del partito socialdemocratico Mona Sahlin

Luoghi citati: Finlandia, Norvegia, Oslo, Stoccolma, Svezia