La hit parade della generosità di Emanuela Minucci

Partita la «Tre giorni di volontariato» al Valentino: partecipano 155 gruppi che regalano solidarietà Partita la «Tre giorni di volontariato» al Valentino: partecipano 155 gruppi che regalano solidarietà La hit parade della generosità Il Piemonte tra le regioni più vicine a chi soffre Giovane, laico e super-attivo. E' l'identikit del volontario che presta la sua opera in Piemonte. L'unica regione del Nord Italia in cui questo fenomeno di «generosità organizzata» sia in aumento. L'incoraggiante primato è racchiuso in una ricerca della Fondazione italiana per il volontariato presentata ieri pomeriggio durante l'inaugurazione della «Tre giorni della solidarietà»: manifestazione promossa dall'agenzia d'informazione Radio Notizie con la collaborazione di Regione, Comune e Provincia - che coinvolge 155 associazioni ed è in programma, fino a domani, in viale Medaglie d'Oro, al Valentino. All'inaugurazione della rassegna (che vivacizza gli stand dei vari gruppi con un programma di spettacoli, video, mostre e conferenze) c'era tutto il mondo del volontariato torinese. Professionisti della solidarietà che hanno applaudito l'assessore regionale ai Servizi sociali e all'Assistenza Angelo Rossa quando ha loro presentato la nuova legge regionale sul volontariato. Legge approvata il 29 agosto '94 che mira a valorizzare, promuovere e regolamentare quest'attività non retribuita, ma ciò nonostante così diffusa in Piemonte. Ma il momento-clou è arrivato quando sul palco è salito l'esperto romano di statistica Giancarlo Fusi della Fondazione italiana per il volontariato. Che ha illustrato alla platea di addetti ai lavori una fotografia puntuale del volontariato piemontese. Un rapporto lusinghiero in cui si parla di «crescita costante» e grande dedizione alla solidarietà: «Il volontario piemontese dedica al prossimo fino a dieci ore la settimana - ha spiegato Fusi - e prende a cuore, più di ogni altro, temi come LA MAPPA DELL'ALTRUISMO I CENTRI DI ASSISTENZA ALC00LISTI 3ANZIANI IN GENERALE 14ANZIANINON AUTOSUFFICIENTI 7BENIAMBIENTAU 7BENICULTURALI 5CONTEST I TERRITORIAL! A RISCHIO 4DETENUTI E EX-DETENUTI 2DEVIANZA IN GENERALE 2EMARGINAZIONE 7FAMIGLIE IN DIFFICOLTA' 9GIOVANI 15HANDICAPPATIFISICI 8HANDICAPPATIPLURIMI 4HANDICAPPATI PSICHICI 5HANDICAPPATI SENSORIALI 3IMMIGRATI 9MALATI IN GENERALE 15MALATIMENTALI 3MALATI TERMINALI MINORI (ADOLESCENZA) 9MINORI (INFANZIA) NOMADI PROSTITUZIONE PROTEZIONE CIVILE RAGAZZE MAORI SENZA TETTO SIEROPOSITIVI TOSSICODIPENDENTI ALTRO 21VOLONTARI IN PIEMONTE S0TT0I18ANNI 816 0A18A29ANNI 23 090 DA 30 A 45 ANNI 24.241 DA 46 A 65 ANNI 24.011 OLTRE165 ANNI 3.285 V TOTALE 75.860 \ I il disagio giovanile e l'immigrazione». La sua attenzione va, in grande percentuale, ai giovani cosiddetti «a rischio» e a temi come la prostituzione e il «barbonismo». Un po' più trascurati anziani, handicappati e detenuti: «Ciò non significa che il volontariato piemontese sia sordo alla richiesta- di solidarietà di queste categorie - spiega l'esperto - ma soltanto che un numero più limitato di persone si dedica loro». Seconda discriminante (rispetto al mondo della «generosità organizzata» delle altre regioni del Nord Italia), questa volta di segno positivo: «In Piemonte si lavora non tanto per dare un supporto "volante" a chi soffre, ma per fare uscire costui dalla sua condizione di sofferenza e debolezza sociale». Ma torniamo ai numeri. L'esercito dei volontari piemontesi è più o meno folto rispetto a quello delle altre regioni? «Se rapportiamo la cifra delle persone che regalano il loro tempo a chi soffre a quello della popolazione totale il risultato non è esaltante, ma neppure deprimente». Vale a dire: siamo meno attivi della Lombardia (in testa alla classifica della solidarietà), ma meno «egoisti» di regioni come il Veneto. Scendiamo nel dettaglio. All'interno della nostra regione i capoluoghi meno «generosi» sono Vercelli, Novara e Asti (assieme costituiscono soltanto un terzo della popolazione dei volontari). Ad Alessandria e Cuneo il tasso di giovani che si dedicano ad aiutare il prossimo, per esempio, è molto più alto. E Torino? Risolleva la media: «Se continua così, diventerà la capitale del volontariato italiano». Emanuela Minucci

Persone citate: Angelo Rossa, Giancarlo Fusi