Confindustria «Il caso Bnc è una farsa»
Parla Micossi Parla Micossi Confindustria «Il caso Bnc è una farsa» PORTO CERVO. La vicenda della Banca nazionale delle comunicazioni (Bnc) sta «diventando un teatrino con interventi da parte dei membri del governo che non pensavamo di vedere più». E' questa l'opinione di Stefano Micossi, responsabile dell'ufficio studi della Confindustria, secondo cui non «sarebbe interessante sapere per quali motivi e con quali interessi il ministro dei Trasporti Publio Fiori si muova in maniera così esagitata». «Queste pesanti interferenze - ha proseguito Micossi - in decisioni che erano già state valutate e avviate da organi tecnici, e che ritengo siano state adottate sulla base di valutazioni oggettive, mi sorprendono molto». Sul tema delle privatizzazioni - ha concluso Micossi, conversando con i giornalisti a margine di un Forum sull'economia internazionale organizzato dal Ceis e dalla Kuwait Petroleum, in corso a Porto Cervo - «non abbiamo ancora una linea chiara del governo ma certamente molte uscite preoccupanti dei membri dell'esecutivo. Questo non è quello che ci aspettavamo da un governo di stampo liberal-democratico», ha detto Micossi, aggiungendo che «siamo tornati all'incertezza del «se fare» o meno le privatizzazioni, un passaggio che sembrava ormai superato dopo i governi Amato e Ciampi». Forse è inevitabile - ha detto Micossi - che «nel nuovo governo ci sia un periodo di apprendistato, ma sono preoccupato dalla strana piega che ha preso il dibattito, perché può ridare fiato a tutti coloro che avevano accettato le privatizzazioni "obtorto collo", alimentando l'opposizione, che è molto ampia, alle dismissioni». Micossi, inoltre, sostiene di essere «preoccupato per aver visto uomini del vecchio regime al vertice di importanti holding di Stato: non mi aspetto da loro maggiore slancio privatizzatore di quello che avevano quando sono stati mandati via dal vecchio governo».
Persone citate: Ciampi, Micossi, Publio Fiori, Stefano Micossi
Luoghi citati: Kuwait
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