La Samp risale dall'inferno

I blucerchiati, sconfitti in Norvegia, evitano nel finale la figuraccia ^^^^ pnnnA PHD DC UUrrAA OUT it I blucerchiati, sconfitti in Norvegia, evitano nel finale la figuraccia ^^^^ pnnnA PHD DC UUrrAA OUT it La Samp risale dall'inferno Ma che sbandata OSLO DAL NOSTRO INVIATO La sconfitta della Samp contro il cameade Bodoe Glimt, penultimo del campionato norvegese, ribadise che il calcio è affascinante perché capace di produrre il miracolo del pigmeo che atterra Gulliver. Il 3-2 non dovrebbe mettere in dubbio la qualficazione blucerchiata, ma a Oslo i doriani hanno offerto, per due terzi di partita, uno spettacolo penoso. Solo nel finale hanno giocato come sanno e due volte la traversa ha negato il pari che li avrebbe premiato eccessivamente, avvilendo il coraggio e la tenacia dei nordici. Il 4-4-2 italiano ha traballato indecorosamente e troppo a lungo dinanzi al «lampo» di Bodoe (Glimt significa appunto lampo). Il solo Lombardo s'è salvato dallo squallore che sino al 23' della ripresa ha caratterizzato la partita doriana. Le assenze di Man¬ cini, Vierchowood, Mihajlovic e Melli non possono essere un'attenuante della sconfitta contro al ceneretola di Norvegia. Diluvio, vento freddo. E subito un lampo giallo, come le maglie del Bodoe. Quella numero 9 di Bjorkland s'invola verso la porta doriana, Mannini la ferma e l'arbitro fischia la punizione dal limite. Alla battuta il tiratore scelto dei nordici, Staurvik, pomposamente soprannominato dalla stampa locale il Koeman del Circolo polare. Il cecchino scarica una bordata che buca la barriera blucerchiata, sorprende Zenga e si deposita in rete nell'esultanza stupita delle centurie di tifosi che in mattinata erano scesi a Oslo dalla loro città distante ben mille chilometri. Il gol non sveglia la Sampdoria. Anzi dà coraggio alla squadra accreditata di nulla. Così, nel volgere di quattro minuti, dall'ottavo al dodicesimo, i vichinghi vanno al tiro altrettante volte: chi l'avrebbe immaginato alla vigilia che la banda doriana subisse così? Il Lampo di Bodoe è davvero bello e la banda doriana inguardabile: il primo acuto (si fa per dire) degli uomini di Eriksson alla mezzora quando Jugovic dalla lunga distanza cerca la porta, trova il pugno del portiere Westadt a deviare in angolo. Mannini e soci hanno deciso di fare sul serio? Macché. Al 32' la difesa in linea sampdoriana è infilzata come un tordo. La squadra è tutta in avanti, l'uomo più arretrato è Mannini, qualche passo oltre la linea di metà campo. Pallone conteso alla maniera oratoriale da un nugolo di maglie blucerchiate e gialle, la spunta il difensore-allenatore degli sandinavi, Sollied, che sparacchia via. Proprio in direzione di Johnsen che, inseguito da Mannini e da Serena s'avvia verso Zenga. Il quale, confermando il sospetto che non sia proprio la sua gran serata, indugia nell'esco-non-esco e quando si persuade che è meglio andare incontro all'avversario è ormai tardi: Johnsen l'aggira e comodamnete deposita in rete. il Bodoe in vantaggio 2-0, incredibile. La qualificazione diventa problematica. Deve pensarlo pure la squadra di Eri- ksson che, impiegato qualche minuto per superare lo smarrimento, s'impadronise delle operazioni e chiude il tempo all'attacco. E, in avanti, la Samp inizia anche la ripresa: centoventi secondi e una combinazione in velocità Evani-Platt offre alla testa del sino allora fantasmatico Bertarelli un pallone che non chiede null'altro che d'essere ttasformato in gol. I norvegesi non si demoralizzano: la Samp adesso gioca come sa, il Bodoe risponde colpo su colpo in contropiede con il solito Berg Orjen, uno dei tre fratelli titolari, a dettare l'ultimo passaggio. Al 13' Mannini svirgola alla paesana un cross piovutogli in mezzo all'area e, alle sue salle, Johnsen non ha problemi a segnare il terzo gol. Poi, Platt accorcia con un'incornata al 23'. Di qui alla fine, alla buon'ora, è solo Sampdoria, con due traverse di Lombardo e Ferri, di buon auspicio per il ritorno. Claudio Giacchino ^^^^ pnnnA PHD DC Detenlore ARSENAL UUrrAA OUT it Finale 10 maggio 1995 QUARTI Dl FINALE AND. RIT. Pirin [Bui] Panathinaikos [Gr] 0-2 29-9 Besiktas [Tur] Helsinki [Fin] 2-0 29-9 Croazia Zagabria [Cro] Auxerre [Fra] 3-1 29-9 Grasshoppers [Svi] Chernomorets [Ucr] 3-0 29-9 Maribor Branik [Slo] Austria Vienna [Au] 1-1 29-9 Fk Bodo [Nor] SAMPDORIA [Ha] 3-2 29-9 Brondby [Dan] Tirana [Alb] 3-0 29-9 Chelsea [Ing] Viktoria Zizkov [R. Ceca] 4-2 29-9 WerderBrema[Ger] Maccabi Tel Aviv [Isr] 0-0 29-9 Cska Mosca [Rus] Ferencvaros [Ung] 2-1 29-9 Omonia Nicosia [Cip] Arsenal [Ing] 1-3 29-9 Dundee United [Sco] Tatran Presov [Slo] 3-2 29-9 Gloria Bistrita [Rom] Real Saragona [Sp] 2-1 29-9 Sligo Rovers [In] Bruges [Bel] 1-2 29-9 Oporto [Por] Lodz [Pol] - 29-9 Zalgiris Vilnius [Lit] Feyenoord [01] 1-1 29-9 BODOE CLIMI WESTADT 6,5 HALDORSEN 6 SOLLIED 6,5 BERSTADT 7 [32' pt JONSSON] sv EVJEN 7 R. BERG 6,5 STAURVIK 6,5 O. BERG 7,5 BJORKAN 6,5 (40' St HANSEN1 sv JOHNSEN 7 A. BERG 7,5 All.: SOLLIED 7 3 SAMPDORIA ZENGA 5,5 MANNINI 4,5 FERRI 5 PLATT 6 SERENA 5,5 SACCHETTI 5,5 LOMBARDO 6 JUGOVIC 6 [14'stlNVERNIZZI] sv BERTARELLI 6 MASPERO 5 EVANI 5,5 AIL: ERIKSSON 5,5 2 Arbitro: LODGE 6,5 Reti: pt 3' Staurvik, 32' Johnsen, st 2' Bertarelli, 13' Johnsen, 23' Platt. Ammoniti: O. Berg, Invernizzi, Evani. Spettatorl: 1200 paganti di cui 350 sampdoriani. Platt «tiene» la Sampdoria in Europa: ha segnato nella ripresa il gol del 3-2