Sedici decapitati dopo la «resa di Algeri»

wm v Gli irriducibili del Già: con questo regime non c'è nessuna possibilità di dialogo e non ci sarà tregua Sedici decapitati dopo la «resa di Algeri» Macabra risposta degli ultra alla liberazione dei leader integralisti i^Xf:^111 L'OFFERTA DI PACE ALGERI. La messa in libertà dei cinque leader del fis (Fronte islamico di salvezza) non ha ridotto la violenza in Algeria: 16 persone sono state sgozzate e decapitate in tre diverse azioni terroristiche attribuite ad estremisti islamici. E sono stati anche uccisi due esponenti politici. Il più grave atto di violenza è avvenuto a Sidi-Bakhti, un villaggio presso Tiaret, 300 chilometri a Sud-Ovest di Algeri: un gruppo di 12 terroristi ha sequestrato nella notte 14 persone tutte residenti nello stesso caseggiato. Uno per volta i sequestrati sono stati sgozzati e poi decapitati, con l'eccezione di due soli uomini costretti ad assistere, inorriditi, all'eccidio e poi lasciati liberi. A Medea, una novantina di chilometri a Sud-Est di Algeri, un altro gruppo ha sequestrato lo stesso giorno una ventenne. La ragazza è stata decapitata ed il cadavere è stato abbandonato a pochi metri dalla casa paterna. A Est della capitale, sono stati trovati altri tre corpi decapitati. Ancora ad Algeri sono stati uccisi un militante del movimento «ettahadi» (comunista) e un altro del raggruppamento per la cultura e la democrazia (rdc, con base nella minoranza berbera). Salah Chouaki, 54 anni, membro fondatore di «ettahadi» e ispettore generale del ministero della Pubblica Istruzione, è stato ucciso mer¬ coledì mattina nei pressi della sua abitazione a Bir Mourad Rais, un quartiere alla periferia orientale dì Algeri. Infine Mohamed Aouchta - già candidato dell'rcd alle elezioni del dicembre 1991, vinte al primo turno dal disciolto fronte islami¬ co di salvezza (fis) e poi annullate - è stato ucciso martedì mattina ad Azazga (Est), una cittadina nei pressi di Tizi Ouzou. Frattanto il fronte di liberazione nazionale (fin, ex partito unico) ha auspicato «la creazione delle condizioni necessarie per permettere» al fis di partecipare alla riunione in programma il 20 settembre ad Algeri nel quadro del «dialogo» avviato dal presidente Liamine Zeroual per trovare una soluzione negoziale alla crisi algerina. Ma il «già» (gruppo islamico armato che ha rivendi- cato la maggior parte deglj assassino di stranieri in Algeria) in un comunicato ha escluso - il rifiuto del resto era già implicitamente contenuto nella catena di omicidi - ogni possibilità di dialogo o di tregua con il regime algerino, [e. st.] Tra le vittime (tutte civili) una ragazza di venti anni Assassinati anche un membro fondatore del partito comunista e un leader berbero LE BASI INTEGRALISTE Città in mano all'AIS, braccio armato del Fis [integralisti moderati] MASCARA il!; CHLEF 0EFLA ||la TISSEMSILT 4 TIARET TIPASA Uff $ AIN BUDA B0UMERDES Ili Città in mano a GIÀ, gli ultra islamici fautori della guerra totale Ìli:!1! MEDEA Hi; LAKHDARIA SEWF BQU ■ AFMERIDJ wm v MILA C0NSTANTINA M'SILA TEBESSA

Persone citate: Chouaki, Liamine Zeroual, Mohamed Aouchta, Pace Algeri, Salah