ESAURITI I GIACIMENTI DI UMANITÀ' di Guido Ceronetti

ESAURITI I GIACIMENTI DI UMANITÀ' ALTRO CHE IL PETROLIO ESAURITI I GIACIMENTI DI UMANITÀ' L j ISTITUTO Petroconsultans di Ginevra fa sapere che, a questi ritmi di consumo, è prevedibile che le riserve di petrolio del pianeta si esauriscano tra una quarantina d'anni (precisano: 38) e quelle di gas naturale tra una cinquantina (precisano: 56). Così un dispaccio Adnkronos. Questo è un tipico esempio d'informazione fatta per produrre esclusivamente ansia, incalzando di problema le povere menti che manovrano politica ed economia, distribuendo frustate di stress dove capita. In genere, quando si parla di energia che può venire a mancare c'è l'intenzione di spacciare l'immortalità dei paradisi nucleari, o di appoggiare qualche imminente iniziativa in questo campo. Ma siano verità parziali o menzogne integrali, quello che conta, nelle previsioni generatrici di allarme, è l'allarme stesso. Meritano davvero di allarmare, questi continui prodotti dell'Informatica? Se una sirena d'allarme non finisce più di fischiare, non si tratta più di un allarme causato da qualche cosa, ma di un guasto alla suoneria. Buona parte dell'umanità oggi vivente esaurirà le proprie riserve prescritte di vita ben prima che si esauriscano quelle di idrocarburi. Sempre più numerosi, inoltre, sono quelli di noi che l'abbondanza di idrocarburi toglie di mezzo sugli asfalti e nei reparti di oncologia. Il prosciugarsi delle riserve è un ignotum che, in quanto tale, può rivelarsi sia benefico che catastrofico. Nulla sappiamo. L'acqua, materia che fino ad ora ha goduto della stima universale come bene assoluto, può esaurirsi molto o poco prima del petrolio; se ne fa un consumo scellerato, senza limiti: che si possa, dopo, bere quel che resterà di petrolio, è escluso dai fisiologi. Dunque, perché agitarsi tanto per l'esaurirsi del petrolio? Quando si parla di futuro siamo tutti, di colpo, già postumi, e felicemente, perché la postumità in sospeso e in- Guido Ceronetti CONTINUA A PAG. 2 QUARTA COLONNA

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