Possenti effetti speciali laser e il dirigibile più grande del mondo di Giuseppe Ballaris

Fuochi e maiali giganti Fuochi e maiali giganti Possenti effetti speciali laser e il dirigibile più grande del mondo PINK Floyd in gran forma e carichi di grinta allo stadio Joe Robbie di Miami per poche ore trasformato in tempio dello psichedelico. Alle 20,30, sotto una pioggia insistente, dopo vari giorni di prove, parte il tour mondiale '94 con le prime note di «Astronomy Domine» e proiezioni astrali sullo sfondo. E' l'inizio di due ore e mezzo di intenso spettacolo. «Una bagnata, meravigliosa notte di fuochi artificiali musicali», la definiva ieri il quotidiano «The Miami Herald». Circa 50 mila persone, tra cui, abbastanza sorprendentemente, tanti teenagers; e giornalisti arrivati in Florida da ogni parte del mondo, ascoltano attenti e rapiti, «in trance» è proprio il caso di dire, i pezzi di «The Division Bell», il nuovo ed del complesso inglese (uscirà in America il 5 aprile e sono previste vendite da «triplo platino»). Il single, «Keep Talking», è già un successo delle radio rock. A scatenare il pubblico a farla cantare in coro i testi, sono però i cavalli di battaglia della band, da «Another Brick in the Wall» a «Wish You Were Here», da «One of These Days» a «Money», coi rumori dei registratori di cassa dislocati in un suggestivo effetto quadrifonico, e rimbalzi sonori da un punto all'altro dell'impianto sportivo. In «One of These Days», tra esplosioni di fuoco, appaiono i soliti maiali giganti, gonfiabili, con luci per occhi. Un altro «grandioso» effetto viene offerto da un enorme globo roteante investito di luce, collocato verso il fondo del prato, si apre lentamente, come i petali di un fiore, rivelando al suo interno un altro potentissimo faro. E in cielo stava il dirigibile dei Pink Floyd, il più grande del mondo, che solcherà anche i cieli italiani, partendo da Milano dal 18 al 25 aprile. Uno spettatore commentava ad alta voce: «E' come "Alice nel paese delle meraviglie", è come Dahl». David Gilmour, Nick Mason e Rick Wright, a dar loro manforte si aggiungono il tenorsassofonista Dick Parry, Jon Carin, Tim Renwick, Guy Pratt, più tre coriste che vanno e vengono dalla scena. Gli assoli alla chitarra di Gilmour ricevono sempre grossi applausi, e particolarmente toccanti sono i momenti acustici, nelle ballads, dove le melodie spiccano in tutta la loro bellezza e semplicità. I classici, i sempreverdi, vengono un po' ritoccati negli arrangiamenti e nei tempi. Senza nulla togliere alla musica, un discorso a parte meritano le luci, la parte più eclatante dello spettacolo. I fasci luminosi si rivelano protagonisti di primo piano: avviluppano i musicisti, seguono alla perfezione i ritmi, roteano, creando affascinanti fantasie geometriche e scritte con parole delle canzoni. Riflettori in contenitori di vetro girevoli spuntano dal pavimento, e quindi riscompaiono, e i laser attraversano lo stadio per poi proiettarsi nel cielo denso di nuvole. Qua e là si ha l'impressione di ammirare delle scenografie di musicals di Broadway, quelli con più effetti speciali. La sensazione è rafforzata dal palco, a semiconchiglia, decisamente teatrale, e dalle proiezioni su schermo gigante. L'orgia costante di colori culmina poi nel finale, immediatamente dopo i due bis, «Hey You» e «Run Like Hell», con tanto di fuochi d'artificio. Il tour proseguirà in Nord America fino al 18 luglio, con una cinquantina di concerti. Questi i numeri dello spettacolo: 49 camion a trasportare le attrezzature, un equipaggio di 120 persone e tre intere giornate per allestire il tutto. Per quanto riguarda il cibo: un consumo di mille uova al giorno, stesso numero di bustine di tè; oltre a pane «fatto in casa», durante le prove, e l'immancabile marmellata inglese. Qui sotto riportiamo l'articolo del nostro collaboratore dagli Usa, Giuseppe Ballaris, pubblicato su «La Stampa» il I aprile '94 in occasione della partenza del tour mondiale dei Pink Floyd da Miami, Florida, dove allo stadio Joe Robbie si affollarono oltre cinquantamila spettatori. Giuseppe Ballaris

Luoghi citati: America, Florida, Miami, Milano, Nord America, Usa