Partono le corazzate contro i Fatti vostri

Canale 5 con Castagna, Sgarbi, Dalla Chiesa Canale 5 con Castagna, Sgarbi, Dalla Chiesa Partono le corazzate contro i Fatti vostri ROMA. Grandi ritorni e nuovi arrivi nella fascia oraria di Canale 5 che va da mezzogiorno alle quindici. Per contrastare Raidue che, grazie al miracolo «Fatti vostri», ha da tempo superato la concorrenza in termini di Auditel, i responsabili Fininvest hanno messo a punto per la nuova stagione una sequenza di programmi collaudati e non, comunque sempre in sintonia «con i gusti dei telespettatori». Paolo Vasile, direttore delle produzioni Fininvest a Roma, spiega: «L'importante per noi è orientare il lavoro dei conduttori e degli autori nella direzione in cui si muove il nostro pubblico, operando quindi solo dei piccoli mutamenti progressivi e non dei cambiamenti drastici». Anche il neonato «Complotto di famiglia» di Alberto Castagna (in onda dal 19 settembre) non è altro che una variante sulla tecnica candid-camera. A osservare e commentare le reazioni della «vittima» di turno saranno in questo caso parenti e amici: giuria certo più inclemente di una platea di sconosciuti spettatori. Incontro con i protagonisti del pomeriggio di Canale 5: i chiarimenti sulle trasmissioni si sono quasi sempre trasformati in dichiarazioni d'intenti, confessioni e sfoghi personali. Quasi un'auto-analisi di gruppo. Alberto Castagna: «A me di fare un programma colto, fine, intelligente che va su Raitre e lo vedono in 500 mila non me ne frega niente. Preferisco un programma popolare che fa 9 milioni, mi procura contratti pubblicitari e mi offre un ritomo importante in termini di ascolto, di pubblico. Non ho mai avuto nostalgia, neanche per un attimo, della Rai: sono andato via al momento giusto, posso proprio dire "Dopo di me il diluvio". E poi non ne potevo più della tv del dolore che ho fatto per due anni di seguito: alla sera tornavo a casa con una grande angoscia... A 44 anni, dopo aver fatto per 20 anni il giornalista, mi sono trovato nelle mani un giocattolo nuovo e una bellissima gratificazione economica. Ho pensato: "Mi ci tuffo. Se va bene, va bene"». Vittorio Sgarbi: «Sono un fantasista, solo io in tv sono capace di reggere 15 minuti di monologo... Il sistema televisivo? Io lo rifarei così: Canale 5 a Forza Italia, Retequattro a Alleanza Nazionale, Italia 1 alla Lega, Raiuno al Pds, Raidue a Rifondazione Comunista e Raitre ai Popolari... L'anno prossimo non voglio più vincere la classifica degli antipatici, voglio concorrere per quella dei simpatici e quindi prometto che d'ora in poi sarò ipocrita. Dirò in tv tutto quello che la gente vuol sentirsi dire: difenderò il giudice Di Pietro e il procuratore Caselli che secondo me è amatissimo dalla mafia perché invece di occupar- si dei mafiosi si occupa di Andreotti e dei suoi baci... Il mio programma dovrebbe chiamarsi "Ufficio profezie" visto che le mie previsioni sono sempre azzeccate. Ho un'idea per una nuova trasmissione sul tema degli abusi e delle condanne ingiuste. Titolo: "Processo al processo". I miei programmi preferiti? "Non è la Rai" che è come l'Ulisse di Joyce, il regno del platonismo, un paradiso senza sesso né sangue inventato da Boncompagni che vale quanto mille Arbore». Rita Dalla Chiesa: «Vorrei fare qualcosa di diverso. Ho fatto qualche proposta alla rete, per esempio mi piacerebbe condurre un talk-show, oppure un programma giornalistico dove si parli un po' di tutto. Insomma, pur di fare qualcosa di nuovo, sarei pronta ad aggiungere altro lavoro a quello che già faccio per "Forum". Ma adesso comincia la nuova stagione e non credo che potrò realizzare queste aspirazioni... E poi c'è un problema: i programmi che mi piacerebbe fare attirano poco gli sponsor». Marta Flavi: «L'anima gemella non esiste, ma i colpi di fulmine televisivi sì. Sono contenta quando vanno bene gli incontri tra persone non più giovani o quando una ragazza-madre trova un compagno. Lì sento di aver fatto qualcosa di buono. Solo una volta un ospite insisteva col volermi sposare: per convincermi mi portava le foto della sua casa e mi faceva sempre vedere il suo letto d'ottone». Fulvia Caprera Castagna: «Della Rai non m'importa nulla» Sopra: Rita Dalla Chiesa

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