Ricordiamoci di Norimberga; miss con lo specchio a caccia di oche
Ricordiamoci di Norimberga; miss con lo specchio a caccia di oche LETTERE AL GIORNALE Ricordiamoci di Norimberga; miss con lo specchio a caccia di oche L'Europa e il rischio della super razza Magnifico articolo quello apparso sulla Stampa di qualche tempo fa dello scrittore Mario Rigoni Stern, autore del famoso libro II sergente nella neve. Ed altrettanto efficace la sua risposta ad un lettore che evidentemente non condivideva quanto da lui affermato in relazione al grandioso contributo dato dall'Armata Rossa contro le armate naziste per la salvezza dell'Europa. E' bene che qualcuno ricordi ai nostri disincantati giovani la realtà storica. Gli organi di stampa, la radio e la televisione hanno dato molto spazio, tempo fa, alla rievocazione dello sbarco delle forze alleate in Normandia. Ma (questo detto tra parentesi e senza lasciarci trasportare da passioni politiche) sarebbe stato possibile quel grandioso avvenimento in terra di Francia se Mosca, Leningrado ed infine Stalingrado fossero cadute? L'Europa non avrebbe rischiato di sorbirsi per il fatidico millennio i «gauleiter» della super razza? Silvio Sarzi-Sartori Sanremo Valeria Marini sventa gli scherzi Leggo su La Stampa (4/9, pag. 14) che l'80 per cento delle aspiranti «miss» del recente concorso di Salsomaggiore non sa che Buttiglione è il segretario del ppi, il 90 per cento non mette Casini in relazione con il ccd che credono essere un «compact disk». Alle aspiranti «miss» non è chiaro inoltre di che cosa sia presidente Berlusconi e molte credono che sia il Capo dello Stato; solo la metà delle «miss» sa che Giovanni Spadolini è morto. Mi pare che il sospetto che quelle femmine, messe tutte insieme in un bel fascio, formino uno splendido «pollaio di oche» sia piuttosto fondato. Leggo anche che le «miss» hanno contestato Valeria Marini in quanto «oca». Nego che Valeria Marini sia un'oca, ma non ho in mano molti dati certi e controllati per dimostrarlo, salvo uno: fra gli innumerevoli bersagli della trasmissione Scherzi a parte, molti dei quali di qualche peso, l'unica vittima che ha dichiarato di essere tale prima che ciò le fosse annunciato dai responsabili della trasmissione è stata Valeria Marini (nell'ambito degli scherzi che ho visto io), dunque tanto oca non è. Invito dunque tutte le miss presenti e future a guardarsi bene allo specchio, cercando di essere consapevoli di quello che vedono, prima di dare dell'oca a chicchessia. Valerio Paolucci Ivrea Onorevoli, carriera multimilionaria Ci risiamo, deputati e senatori si aumentano lo stipendio di 750 mila lire; salgono al seggio poveri e se ne vanno multimilionari. Berlusconi, bontà sua, vuole sanare il deficit dello Stato, come? Ha per caso la lampada di Aladino? Mentre i nostri uomini «politici» si aumentano lo stipendio, fanno finta di ignorare che nel nostro Paese ci sono famiglie che a malapena riescono a far conciliare il pranzo con la cena. Bossi sbraita, Roma ladrona, già, ma la maggioranza dei deputati sono leghisti e di Forza Italia, per di più lombardi di una Milano capitale di Tangentopoli. A quanto sembra arrivare al Parlamento è una lotteria. Assurdo e immorale; mentre deputati e senatori a loro discrezione si aumentano la paga per non far nulla, solo gridare improperi, il governo tassa le pensioni e aumenta la benzina. Quali pensioni? In Italia ci sono pensioni e pensioni; quelle degli ex deputati e senatori (tanto per fare un esempio), e le pensioni dei lavorato¬ ri dipendenti sufficienti appena per sopravvivere, a volte solo per morire. Salendo al governo Berlusconi aveva esplicitamente promesso milioni di posti di lavoro e meno tasse, una ricetta inattuabile in Italia. Com'è, le istituzioni della Repubblica italiana prevedo¬ no che deputati e senatori si aumentino lo stipendio a loro discrezione? Per caso la zecca di Stato è a loro uso e consumo? Lo dico tenendo conto della facilità con cui si aumentano paghe e indennizzi. Enzo Carteny, Strambino Anni 60 e laureati già in pensione Nell'articolo di Sergio Romano del 25 agosto a titolo «Quel patto scellerato sul lavoro», non capisco a quale generazione alluda il giornalista. Egli infatti dice: «Abbiamo lavorato molto meno di quanto non abbiano lavorato i nostri padri e i nostri nonni. Abbiamo studiato di più. Abbiamo cominciato la vita lavorativa più tardi». Della generazione nata intorno all'ultima guerra, in pochissimi hanno raggiunto il diploma di scuola media superiore, in molti sono stati sfruttati nel lavoro fin da ragazzini, per cui ora sono stanchi di «tirare la carretta». Sono infatti molte le persone che raggiunti i 50-55 anni possono «vantare» quaranta anni di lavoro a fronte di 3033 anni di contributi versati. Mi auguro che il governo consideri questi lavoratori fino a ieri vessati anche da provvedimenti favorevoli a categorie più fortunate (vedi pensioni baby e prepensionamenti). Franco Settimio, Savona Fra il 1950 e il 1970 la popolazione italiana aumentò di circa cinque milioni, ma la «popolazione» universitaria passò da 100.000 studenti a un milione. E molti studenti, laureati nella prima metà degli Anni Sessanta, sono già in pensione. Ecco uno dei dati da cui può desumersi l'importanza dei mutamenti registrati dalla società italiana nel corso dell'ultima generazione. Sergio Romano Mali e vittime dell'inquinamento Circa da metà luglio a metà agosto, nella mia città e in zone limitrofe si sono verificati tantissimi casi di improvvisi dolori alle orbite oculari, offuscamenti momentanei della vista (persino repentini peggioramenti delle miopie, poi inspiegabilmente recuperati in settembre), forti arrossamenti e bruciori agli occhi, gonfiori anche deformanti alle palpebre, talvolta con desquamazioni. I sintomi elencati hanno colpito (in modo parziale o totale) tante persone di età diversissime, portatori e non di occhiali, sportivi, sedentari, gente al lavoro o in vacanza, cioè in situazioni di vita assai differenti fra loro. Tutti i colpiti hanno sofferto e si sono allarmati, anche perché negli stessi giorni registravano fenomeni concomitanti di vomito o di nausee persistenti. I fatti descritti si erano già registrati altre estati, ma in modi meno appariscenti. Ringrazio tutti coloro che vorranno segnalare notizie su questo sgradevole fenomeno, serviranno per raccogliere più dati, atti ad individuare le cause d'inquinamento atmosferico, a livello locale, oppure nazionale. Paola B. Riboni Casale Monferrato (Al) Storace: non ho mai attaccato Fazio Vi prego vivamente di informare la collega Valeria Sacchi, che non ho il piacere di conoscere, che posso aver parlato di tutto, tranne che di Bankitalia (mi riferisco all'articolo del 12 settembre scorso). E' già la seconda volta, con questa, che la Sacchi mi attribuisce attacchi a Fazio che non ho mai fatto, come possono testimoniare le agenzie stampa, i giornali e quanto altro. Non vorrei che mi si accusasse anche di questo. Francesco Storace, Roma
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