Eco e Calvino li farò a fumetti

L'annuncio d'un editore Usa L'annuncio d'un editore Usa Eco e Calvino li farò a fumetti il AMERICA dei fumetti è / a una svolta. Basta con i soliti comics da edicola, magari edizione lusso, ma pur sempre frutto di sceneggiature e di personaggi che in breve diventano lo stereotipo di se stessi. Il genere da oggi entra vistosamente in libreria con un annuncio curioso e clamoroso al tempo stesso. L'operazione è stata ideata da una consociata della Avon Books fondata dal poeta Bob Callahan. Che dichiara di voler presto ridurre a fumetti le storie di grandi autori anche stranieri. E oltre a Camus, cita Umberto Eco e Italo Calvino come i due obiettivi più ambiti. Avrebbe già avviato trattative per acquisire i diritti, e trasformare in strisce i best seller dell'uno e i classici dell'altro, da II nome della rosa o II Barone rampante. Eco negli Stati Uniti è famosissimo. Calvino è molto stimato in cerchie più ristrette. C'è da chiedersi, visto che dei due autori si è già interessato il cinema, se i fumetti possano andar oltre, o far meglio. Il Marcovaldo televisivo diretto e interpretato da Nanni Loy è ormai un episodio «storico». Il nome della rosa diretto da Annaud è stato un successo. Che cosa può accadere ora nel mondo dei «Graphics»? Il primo tentativo della Avon Books ha suscitato reazioni controverse. Il titolo d'esordio, City ofglass (La citta di vetro) è firmato da Paul Auster, un romanziere minimalista noto per le sue storie nere. E ha già scatenato un pandemonio tra gli intellettuali statunitensi. Gli entusiasti dicono: «E' come sentire Ella Fitzgerald che trasforma una melodia di Cole Porter in puro jazz». «Baggianate», replicano i critici usando lo stesso paradigma musicale, ma scegliendo paragoni più elevati per proteggere il buon nome degli autori «seviziati»: «Altroché Ella. Qui è come prendere un particolare movimento di Mozart e farlo suonare, ripetitivamente, da un direttore d'orchestra qualsiasi». La polemica ha già raggiunto le pagine di Newsweek. Paul Auster, che, per aver concesso i diritti di riduzione del suo City ofglass, ha già incassato 4 mila dollari per una tiratura di 16 mila copie di 138 pagine ciascuna (prezzo di vendita al pubblico: 12 dollari, circa 15 mila lire), non è così snob e dice: «A me l'idea piace. Tutto sommato questo tipo nuovo di fumetto, vagamente pretenzioso, aggiunge un approccio cinematografico al mio romanzo e questo mi procurerà più lettori, curiosi di vedere e conoscere l'originale», [p. s.) Una vignetta tratta da «City of glass» (La citta di vetro), firmata da Paul Auster

Luoghi citati: Stati Uniti, Usa Eco