Mentire allegramente non serve di Oreste Del Buono

Mentire allegramente non serve RISPONDE O.d.B Mentire allegramente non serve Gentile signor Del Buono, spero che abbia visto (mi sembra che l'abbia pubblicato anche il suo giornale di cui lei fa il difensore d'ufficio) che La Stampa è risultata la testata più ansiogena in uno studio condotto dalla società di sondaggi Italmedia per l'Eurispes, l'Istituto di studi politici economici e sociali. Insomma, La Stampa, come già segnalato dalle proteste di molti lettori, contribuisce con i suoi 333 titoli allarmanti in prima pagina all'anno a rendere inquieto chi la legge e a contrastare ogni necessario ottimismo governativo... Agata Pizzi, Milano GENTILE signora Pizzi, non faccio il difensore d'ufficio, non parlo mai a nome di altri, rispondo di persona di quanto scrivo. E, infatti, non vado neppure sempre d'accordo con La Stampa quando indulge ai pettegolezzi d'alleggerimento o ai titoli sbagliati (vedi quello di ieri di questa rubrica). La convivenza, sinché funziona, è dialettica. Quindi, non mi creda istigato dalla direzione se le rispondo che, tutto sommato, l'ansiogenità è la cosa meno disonesta che possa praticare un giornale. C'è l'esperienza del passato prossimo a pungolarci. Non è vero che i giornali non abbiano mai parlato dei nefasti di Tangentopoli prima che il fatidico Mario Chiesa venisse sorpreso con le mani nel sacco (anzi, per l'esattezza, nel water). Certo, mancava ancora la definizione Tangentopoli e la cognizione della spaventosa diffusione del feno- Menallegranon tire mente erve meno, ma se lei provasse a consultare le collezioni dei quotidiani degli anni scorsi vedrebbe che tanti fatti e fattacci erano già segnalati in tono minore, come semplici notizie di cronaca e, quindi, la gente ha potuto benissimo non interessarsene, salvo poi stupirsi e scandalizzarsi, dopo, per non essere stata avvisata. Quanto all'ottimismo governativo anche allora imperava, l'era era addirittura proclamata splendida, e dei giornalisti che provassero a dissentire dal coro veniva come sempre chiesta la testa ai direttori, quando non si chiedeva addirittura la testa dei direttori rei di antisocialismo viscerale. Gentile signora Pizzi, lei è davvero convinta che, se tutti i giornalisti si mettessero d'accordo nel dire che tutto va bene, nel migliore dei modi e che, ormai, la crisi è superata e che non occorre riferire, a esempio, che il ministro tale si è pronunciato in modo contrario al ministro tal altro e che, insomma, non ci pare ancora, nonostante le nostre aspettative, di essere governati da un governo autorevole perché consapevole di quello che può fare e di quello che non può fare, se in una parola mentissimo allegramente aiuteremmo validamente l'Italia a venir fuori dai pasticci? Oreste del Buono

Persone citate: Agata Pizzi, Del Buono, Gentile Signora Pizzi, Mario Chiesa, Pizzi

Luoghi citati: Italia, Milano