Il Cairo, chiusura per sfinimento di Mimmo Candito

Tutti fanno concessioni alla Conferenza sulla Popolazione, oggi il voto Tutti fanno concessioni alla Conferenza sulla Popolazione, oggi il voto Il Cairo, chiusura per sfinimento Compromesso sul testo con 2 giorni di ritardo IL CAIRO DAL NOSTRO INVIATO Poiché i Vertici hanno il dovere di chiudere con un accordo generale le loro provvisorie intemperanze, anche questa Conferenza sulla Popolazione si è finalmente piegata, ieri sera, ad approvare il documento finale da consegnare alla Storia. Però questo suo dovere 10 ha fatto a fatica: non solo ci ha messo due giorni in più di quanto previsto dal calendario ufficiale, ma poi, pur di chiudere, ha accettato di rimangiarsi una buona parte di quei delicati temi sui quali si misurava concretamente 11 valore che la cronaca del nostro tempo avrebbe assegnato a quest'assise planetaria. Stasera, quando il testo ufficiale sarà conosciuto, si potrà fare un bilancio ragionato dei vincitori e degli sconfitti nel duro braccio di ferro che ha opposto tradizionalisti e modernizzatoli; quello che oggi si può intanto dire, seguendo le cronache concitate delle ultime ore, è che molte rinunce sono state necessarie, su un fronte e sull'altro. Nicolaas Biegman, l'ambasciatore olandese che ha controllato con garbo e humour le tensioni che esplodevano nel dibattito, ieri sera faceva questo bilancio: «Da una parte, debbo dire che, se io fossi il Vaticano, in futuro ci penserei due volte prima di prendere parte a una Conferenza come questa, perché il doppio status che ha il Vaticano uno Stato e, contemporaneamente, una Chiesa - solleva problemi che diventa difficile poi risolvere senza danni. E' anche vero, però, che la diplomazia del Vaticano è stata di grande qualità, ed è riuscita a ottenere abilmente tutto quello che s'immaginava fosse possibile concederle». E dall'altra parte, allora?, gli è stato chiesto. «Certo, io non sono il Vaticano. E allora, da un altro punto di vista io credo che il Movimento Femminista possa celebrare con compiacimento i risultati di questa Conferenza, dove al centro c'erano i diritti soprattutto della persona, l'autonomia esplicita delle scelte individuah, e questi sono stati riconosciuti e sanciti con formulazioni nuove, dalla pianificazione alla salute riproduttiva, dall'aborto sicuro alla contraccezione; non è possibile dire che le spinte registrate per definire una centralità della famiglia rispetto al ruolo della singola persona stravolgano la qualità di quanto è stato ottenuto in questi giorni, e il tempo a venire darà modo di misurare concretamente il valore di questa evoluzione nella vita di ogni giorno». Biegman si mostrava moderatamente soddisfatto, non troppo contento forse ma neanche depresso. Certo, quando poi gli abbiamo chiesto dei «diritti sessuali» (che era una delle formulazioni più conflittuali, e però anche più innovative, all'interno del capitolo 7 del documento finale), Biegman si è dovuto stringere nelle spalle e ammettere mestamente: «Beh, di "diritti sessuali" in questa esplicita definizione non troverete più nemmeno un'ombra nell'intero capitolo. Si è arrivati alla conclusione ch'era meglio sopprimere quelle due parole, perché altrimenti non si sarebbe potuto raggiungere un accordo». Par di capire che, come poi tutti i documenti ufficiali, anche questa nuova Carta del Cairo che oggi sarà votata da 170 governi potrà essere tirata da una parte e dall'altra, indifferentemente, senza violarne di molto la sostanza dei valori fissati. Però il Preambolo ora è stato riscritto integralmente, dietro la pressione dei Paesi più attenti a una definizione rigida della morale sessuale (quelli dell'Islam anzitutto, ma anche il Vaticano e alcune nazioni cattoliche), e questa riscrittura di compromesso ha modificato - sulla sessualità individuale, sulla coppia, sul matrimonio, sui diritti propri dell'adolescenza - quel contesto generale di apertura verso la realtà del nostro tempo che la Conferenza avrebbe voluto dichiaratamente affermare. Quanto poi alla minaccia di frattura tra il Nord e i Sud del mondo che sembrava arrivare dalla sanzione di un «Diritto alla riunificazione della famiglia, per gli emigrati», ha prevalso una mediazione che ha pagato in denaro contante una rinuncia a questo Diritto, invitando i Paesi ricchi a investire più soldi nelle aree sottosviluppate. E anche su questo, dunque, non pare che ci sia poi molto di nuovo sotto i cieli del Cairo. Mimmo Candito

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