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A Roma A Roma Altro corteo fra 7 giorni ROMA. Martedì prossimo, i giovani dei centri sociali di tutta Italia saranno di nuovo in piazza. Manifesteranno «in modo decisamente pacifico», per solidarizzare con il Leoncavallo di Milano e per «sollecitare la giunta progressista romana ad affrontare con maggiore qualità il problema dei centri sociali della capitale». A deciderlo, alla fine di un dibattito «straordinario» che si è protratto per più di quattro ore fra le mura del «Villaggio Globale» nel quartiere Testacelo, sono stati ieri sera gli esponenti del coordinamento romano dei centri sociali insieme con i delegati inviati per l'occasione anche da altre città. «Il nostro sarà un corteo pacifico - ha sottolineato un portavoce - come lo sono sempre stati, a Roma, i cortei organizzati da centri sociali». La manifestazione romana, ha precisato il portavoce, «non parte come una protesta, bensì come civile sollecitazione al dialogo. Noi vogliamo che venga riconosciuto il ruolo politico, culturale e sociale dei centri sociali. Che le amministrazioni locali, in sintesi, ci permettano di vivere e di lavorare come abbiamo sempre fatto». Per questo, ha aggiunto, «non siamo d'accordo con l'atteggiamento assunto negli ultimi mesi a Roma dalla giunta Rutelli. Non possono riconoscere la nostra esistenza e poi chiederci di pagare al Comune un canone di milioni». Una soluzione, ha spiegato il portavoce del coordinamento romano, «potrebbe essere quella di considerare i centri sociali alla stregua dei circoli per anziani: loro occupano dei locali di proprietà del Comune senza pagare un canone e ricevendo, anzi, delle sovvenzioni, noi possiamo fare a meno delle sovvenzioni, ma non possiamo pagare un affitto, se non simbolico». Quanto alla manifestazione, l'idea prevalente è quella di sfilare il pomeriggio, davanti al Campidoglio. Intanto i centri romani cercheranno ancora, come già è stato fatto negli ultimi mesi, il dialogo diretto con i partiti. Primi colloqui ci sono già stati con Ad, Rifondazione e i Verdi. Un altro è previsto, prima di martedì, con il pds. [Ansa]