Condannati i tre uomini d'oro

Condannati i tre uomini d'oro Chiasso, 15 anni agli autori del furto da 25 miliardi alla banca svizzera Condannati i tre uomini d'oro Ma l'ideatore del colpo resta libero con il tesoro COMO. Quindici anni di reclusione per i tre «uomini d'oro» condannati ieri per il «colpo del secolo», la scomparsa dal «tesoro» dell'Ubs (Unione di banche svizzere, il più importante istituto di credito elvetico) di Chiasso di 1330 chilogrammi d'oro in lingotti, quasi 22 milioni di franchi svizzeri, che al cambio attuale significa oltre 25 miliardi di lire. La sentenza di condanna delle Assise criminali di Mendrisio è giunta ieri al termine di quattro intense udienze. Sette anni di reclusione, poco meno del massimo della pena che è di 7 anni e mezzo per il tipo di reati contestati, cioè furto truffa e falsificazione ùi documenti, sono stati inflitti a Vittorio Ghielmetti, quarantanovenne comasco, «operatore transfrontaliero», un modo elegante per non chiamarlo contrabbandiere, quale in realtà è, considerato la mente dell'incredibile ammanco di oro. Cinque anni e tre mesi la con¬ danna inflitta a Giuseppe Sogari, cinquantunenne, originario di Carpi (Modena), un passato di calciatore ed allenatore, prima di diventare impiegato dell'Ubs, addetto al «tesoro». Due anni e nove mesi infine a Emilio Morini Bertini, cinquantaseienne, ticinese, responsabile del settore oro dell'istituto di credito svizzero, dunque diretto superiore di Sogari. Sogari e Bertini, sono stati condannati anche a risarcire l'Ubs del danno subito. Risarcimento, comunque, destinato a rimanere sulla carta, in quanto Sogari e Morini Bertini quello che avevano, circa 150 mila franchi, l'hanno già versato alla banca, mentre Ghielmetti da parte sua, che da quando è stato scoperto il «colpo del secolo» non ha mai più messo piede in Svizzera, vive tranquillamente a Bizzarrone, nel Comasco, dove possiede una supervilla del valore di almeno 2 miliardi di lire. Insomma, Ghielmetti se non commette l'errore di passare il confine può tranquillamente godersi il frutto del «colpo del secolo», a differenza dei suoi due complici, che almeno i prossimi anni dovranno trascorrere in carcere. Ghielmetti, poco più che nullatenente in Italia, nonostante la supervilla, qualche precedente per contrabbando, dell'Ubs di Chiasso era un cliente importante, in grado di movimentare, in tre anni, dal '90 ai '93, oro per 150 milioni di franchi, oltre 150 miliardi di lire. Oro che, come è stato affermato nel corso del dibattimento processuale, alimentava il contrabbando. Che fine hanno fatto gli altri 20 milioni di franchi, provento della vendita dell'oro sottratto all'Ubs rimane un mistero, che l'istruttoria dibattimentale non ha chiarito. E chi avrebbe potuto farlo, ha preferito tacere. Marco Marella

Luoghi citati: Carpi, Como, Italia, Modena, Svizzera