Il brigadiere sceglie il seminario di M. Fa.

Il ministro conferma l'arruolamento femminile e l'ingresso dei volontari nell'Esercito Ad Alessandria Il brigadiere sceglie il seminario ALESSANDRIA. Dalla caserma dei carabinieri al Seminario. Ha scelto la strada che porta al sacerdozio il brigadiere Carlo Soldateschi, 30 anni, nativo di Lucca e fino a poche settimane fa comandante della stazione dell'Arma di Bosco Marengo, paese di circa 2300 abitanti alle porte di Alessandria noto per aver dato i natali al pontefice Ghislieri. Il sottufficiale comincerà a seguire i corsi teologici ad inizio ottobre. Soldateschi ha chiesto ai superiori un anno di aspettativa che gli è stata concessa - e a fine agosto ha lasciato il servizio attivo. Si è già trasferito in una stanza del Seminario di via Inviziati, a cui fanno capo i seminaristi delle diocesi di Alessandria, Acqui, Asti, Casale e Tortona. Chi conosce bene il sottufficiale è sicuro che Soldateschi non cambierà idea. E sceglierà di dedicarsi interamente alla cura delle anime piuttosto che alla caccia ai delinquenti. «La sua - commenta don Giuseppe Grossi, parroco di Frugarolo, che ne ha seguito la formazione spirituale - è una decisione meditata: sente davvero la vocazione. E' cosciente e responsabile di quanto ha fatto». Il sottufficiale non vuole però parlare della sua scelta. Anche perché gli è stato espressamente proibito dal rettore del Seminario, monsignor Gianni Toriggia. Dice il sacerdote: «E' una regola che vale per tutti i seminaristi. Devono avere la possibilità di riflettere serenamente, ed eventualmente di ripensare la propria decisione». Ora il brigadiere torna a scuola. Non più per imparare a maneggiare con destrezza le armi e a svolgere indagini giudiziarie, ma per immergersi in testi filosofici e teologici e nella Sacra Scrittura. E fra sei anni diventerà don Carlo, [m. fa.]

Persone citate: Carlo Soldateschi, Ghislieri, Gianni Toriggia, Giuseppe Grossi, Soldateschi

Luoghi citati: Acqui, Alessandria, Asti, Casale, Frugarolo, Lucca, Tortona