Linea dura contro gli usurai

8 Il governo ha approvato il disegno di legge: dieci miliardi a favore delle vittime linea dura contro gli usurai Pene più severe, via al fondo di solidarietà ROMA. Dopo che il fenomeno dell'usura è salito agli onori delle cronache, dopo i suicidi di alcune vittime degli strozzini, è arrivata la reazione del governo. Il disegno di legge per la repressione dell'usura è stato approvato ieri dal Consiglio dei ministri, ma nel provvedimento manca, come era stato anticipato, la definizione del tasso di interesse oltre il quale viene stabilito il reato di usura. Che viene lasciata, come ha detto il ministro Biondi, alla discrezionalità dei magistrati «dal momento che possono esservi delle situazioni particolari e specifiche diverse tra loro». Biondi ha aggiunto, comunque, che «se il Parlamento, le forze della maggioranza o dell'opposizione ci chiederanno di essere più precisi su questo punto faremo la nostra parte». Proprio una maggiore precisione era stata richiesta negli ultimi giorni dalla Confesercenti. Il testo del disegno di legge, preparato dai ministri Biondi e Maroni, si compone di 5 articoli. Cosa rischiano gli usurai. La pena prevista resta immutata: da uno a cinque anni, con la multa da sei a trenta milioni. Ma si introduce un'aggravante che aumenta la pena da un terzo alla metà. Ciò avviene in tre casi: se l'usuraio ha agito nell'ambito di un'attività professionale, bancaria o di intermediazione finanziaria; se i van- taggi usurai superano di cinque volte il tasso di sconto fissato dalla Banca d'Italia; e se lo strozzino ha approfittato dello stato di bisogno della vittima. Fondo di solidarietà. Dal momento della denuncia la vittima può chiedere al prefetto di accedere ad un fondo per il quale sono stati stanziati dieci miliardi per il '94 e altri venti per il '95. Questo il meccanismo di funzionamento: entro trenta giorni il prefetto deve valutare lo stato di bisogno e la personalità del richiedente e dà o meno l'assenso. Dal fondo viene prelevato un contributo che è pari all'assunzione a carico dello Stato degli interessi passivi richiesti dagli istituti di credito per concedere questo tipo di mutui (validi per cinque anni). E il contributo può essere revocato se la denuncia si dovesse rivelare infondata. Altre misure. Le competenze vengono unificate: saranno solo i tribunali ad occuparsi di usura. Sarà anche possibile attuare intercettazioni telefoniche. Altra innovazione è la possibilità di differire l'esecuzione di un arresto già deciso per consentire l'eventuale prosecuzione dell'indagine, con l'arresto di eventuali correi. Il decreto legge prevede, inoltre, la confisca (al momento della condanna) di una somma pari al valore della prestazione usuraia, che scatta a favore dello Stato. Negativa, come era già stato anticipato, la reazione della Confesercenti, associazione che rappresenta i principali interessati del decreto legge: i commercianti. Oltre alla mancata fissazione del «tasso di strozzinaggio», il segretario generale Marco Venturi rimprovera al provvedimento anche l'impostazione data al fondo di solidarietà: «Non coglie le condizioni in cui si trova un usurato ed il conseguente atteggiamento di chiusura delle banche, alle quali non basterà recuperare gli interessi. Positivo, invece, il giudizio sull'inasprimento delle pene e l'unificazione delle competenze ai soli tribunali. Più soddisfatta, invece, la Confcommercio: riconosce che dei passi avanti sono stati fatti, «ma vi è ancora troppa prudenza». Anche per Tano Grasso, membro della commissione antimafia, «suscita perplessità il meccanismo di funzionamento del fondo antiusura, non si capisce ancora come si costituisce e presso quale sede». Intanto, mentre sono proseguiti anche ieri gli arresti di presunti usurai (due a Napoli e addirittura 410 persone rinviate a giudizio a Isernia), l'atteggiamento delle banche nel concedere i prestiti è ancora sotto accusa. Concrete responsabilità del sistema bancario esistono per la Confartigianato («si comportano da deboli con i forti e da forti con i deboli»), e per l'associazione Adiconsum. Altre responsabilità delle banche, penali questa volta, riguardano due filiali torinesi della Banca Commerciale e della Ceriana, che sarebbero state compiacenti con le bande di strozzini sgominate nei giorni scorsi nel capoluogo piemontese. Per indagare sugli istituti la magistratura subalpina ha chiesto l'intervento di esperti della Banca d'Italia. [s. s.] LA LEGGE ANTI STROZZINI PENE CARCERE: da 1 a 5 anni MULTE: da 6 a 30 milioni AGGRAVANTI (aumento delle pene da un terzo alla metà] ■ quando l'autore dell'usura agisce nell'ambito di una propria attività professionale bancaria o di intermediazione finanziaria ■ quando i vantaggi usurari superano di cinque volte il tasso di sconto fissato dalla Banca d'Italia M quando gli usurai approfittano dello stato di necessità della vittima. CONFISCA Dopo la sentenza di condanna del tribunale è prevista la confisca di una somma pari al valore della prestazione usurarla. FONDO SOLIDARIETÀ' Per il biennio '94-95 sono stati stanziati trenta miliardi: consentiranno allo Stato di prestare denaro [a tasso ordinario] alle vittime dell'usura che denunciano il reato. Il ministro della Giustizia Biondi, autore della legge sull'usura

Persone citate: Marco Venturi, Maroni, Pene, Tano Grasso

Luoghi citati: Isernia, Napoli, Roma