Letta e il centenario
Letta e il centenario Letta e il centenario «Dimenticati» Pasolini, Ferreri, Amelio VENEZIA. Di fronte ad uno sconcertato sottosegretario Gianni Letta, applausi e polemiche hanno accolto lo special ufficiale della Presidenza del Consiglio che, tra la fine di quest'anno e l'inizio del 1996, accompagnerà le manifestazioni italiane per il centenario del cinema. Il filmato si apre con un teatro che si affolla di celebrità del grande cinema internazionale, dai Fratelli Marx a Kevin Costner, attraverso suggestive e divertenti immagini tratte da centinaia di film. E davanti a questa straripante platea di divi eccellenti, Vittorio Gassman rievoca la storia del cinema italiano da quando nacque a Torino, con «Cabiria», alle immagini del «Nuovo Cinema Paradiso». Un documento con aspirazioni storiche e didattiche. Ed è qui, anche se non sono mancate durante la proiezione risate spontanee dovute all'abile ed ironico assemblaggio del regista Corrado Farina, che sono nate le polemiche. Perché, è stato subito chiesto al sottosegretario Letta, mancano nel filmato le opere di Pasolini, Pontecorvo, Ferreri, Bellocchio, Amelio, Salvatores, Avati? «Questo filmato - ha precisato Letta l'ho visto per la prima volta l'altro ieri: posso garantire che non c'è stata nessuna censura. Come siamo ancora aperti ad includere nel cartellone delle manifestazioni del centenario nuove iniziative, siamo disponibili a rimediare a qualche omissione». «Sono il solo responsabile dell'omissione - ha detto il regista Farina - ma mi è stato già accordato il tempo per rimediare: inserirò Pasolini e "La battaglia di Algeri" di Pontecorvo». «E' la fretta - aggiunge Citto Maselli - che ha tradito Farina: non credo ad interventi censori. Ma la cosa più importante è l'annuncio del sottosegretario Letta che l'elaborazione della riforma della Biennale verrà concordata attraverso consultazioni con le forze sociali del settore e ciò è molto importante in un momento in cui i colpi di mano sono nell'aria». «Con le celebrazioni del cente¬ nario - afferma Letta - si vuole stimolare la ripresa e l'interesse verso il cinema italiano, nonché promuovere opere di giovani autori». Nel frattempo esercenti e produttori stanno già pronosticando il box-office della prossima stagione. Il leader dovrebbe essere Benigni «Il mostro», con un incasso «stimato» in 50 miliardi (il film esce il 28 ottobre), mentre «Forrest Gump» di Robert Zemeckis e «The Lion King» della Walt Disney (in uscita il 21 ottobre e a Natale) hanno la potenzialità di superare i 30 miliardi e contendersi il secondo posto. Sebbene non aspiri ai vertici del box-office, Pupi Avati, dopo la prima veneziana di «Dichiarazioni d'amore», ha già lasciato il Lido per andare a promuovere a Bologna il suo film che esce oggi con 24 ore d'anticipo sulle altre città. Alla proiezione veneziana c'era Gianni Morandi, che, con i due figli, accompagnava la nipote Carlotta Miti, giovane interprete del film. Ermanno Olmi, che da più di 5 anni disertava il Lido - non ritirò neppure il Leone vinto con «La leggenda del Santo bevitore» - ha fatto ieri una imprevista incursione per assistere al primo incontro con i maestri americani dei «trucchi» della nuova tecnologia. Emesto Baldo Gianni Letta è stato subito contestato perché il Filmato del centenario non comprendeva registi come Pontecorvo, Avati, Salvatores
Luoghi citati: Algeri, Bologna, Pontecorvo, Torino, Venezia
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