La vecchia Italia in vetrina

L'Istituto Francese espone nostalgiche immagini di città agli inizi del secolo L'Istituto Francese espone nostalgiche immagini di città agli inizi del secolo La vecchia Italia in vetrina Una mostra di autocromi al Centre In vetrina, un'Italia fascinosa e datata «made in France». A inaugurare ieri la stagione autunnale del Centre Cultural Francois, è stata la mostra Italie points de vue 1912-1925: autocromi del Museo Albert Kahn aperta sino al 23 settembre (10,30-13 e 15,30-20, tutti i giorni salvo sabato e domenica, ingresso libero). L'esposizione, infatti, organizzata in collaborazione con il 7° Salone del Libro di Bordeaux (e già presentata a Firenze, Bari e Bologna) - e centrata su materiali conservati a Boulogne che documentano, da un punto di vista fotografico, la Penisola di inizio secolo: il porto di Napoli zeppo di velieri, Roma solcata da carrozze, soldati della prima guerra mondiale in tenuta bellica. Niente bianchi e neri inclini a un nostalgico color seppia, né foto smangiate dal tempo. Il materiale esposto (che, con altri reperti del museo andrà in trasferta pure in Australia, Giappone e America), consiste, infatti, in riproduzioni di antichi «autocromi», ovvero lastre vitree (frutto di un procedimento riproduttivo che precedette l'invenzione dei fratelli Lumière) che, retroilluminate trasmettono la realistica efficacia di «diapositive d'epoca». Gli esemplari in mostra fanno parte della collezione di Albert Kahn, finanziere figlio di mercanti di bestiame ebrei che si stabilirono in Francia alla fine del secolo scorso. Singolare la passione filantropico-culturale di Kahn (che conobbe personalità come Bergson, Rodin e Féguy), che lo indusse a fondare il «Cercle autour du mond» (per studi sociali e politici) e ad allestire «Les archives de la pla¬ nate», col dispendio economico che contribuì alla sua rovina finanziaria. Si tratta di una raccolta di autocromi, realizzati su commissione di Kahn da «operatori» in vari Paesi. L'intento, secondo il promotore, era quello di «cogliere la vita là dov'è», documentandola per favorire «l'orientamento nuovo del mondo» fondato sulla solidarietà. In una cinquantina di documenti, la mostra del Centre racconta una ministoria d'Italia, con Porta Pia tappezzata di affiches, botteghe di maioliche raffiguranti angeli e madonne, vedute del Senese o di piazza San Marco pre-turismo di massa (grande assente Torino, già all'epoca evidentemente valutata poco «appetibile»), incongrui gruppi di bambini e soldati. Prossimo appuntamento al Cen- tre (diretto da Nicole Arrotasi, dal 4 ottobre, sarà con «Roland Barthes, écrivant», con tavole rotonde e proiezioni video. Ancora in autunno, mostra sul fotografo «Patrick Bailly-MaitreGrand» e convegno sulla filosofia francese contemporanea. In dicembre, omaggio all'attore Philip Noiret, con proiezione di film. Tra le altre iniziative, tavole rotonde organizzate con lo Stabile, su testi teatrali francesi in scena a Torino, oltre a una mostra sulla fabbrica Michelin e un omaggio a Jean Giono. Silvia Francia Gli esemplari sono rudimentali diapositive Fanno parte della collezione di Albert Kahn mecenate e filantropo di origine ebraica A sinistra una «foto» del 1921 scattata a Napoli e a destra panorama di Tenda nel 1923 (apparteneva all'Italia) ALTRI RENDEZ-VOUS DAL 6 AL 23 SETTEMBRE, tutti i giorni escluso sab. e dom., dalle 10,30 alle 13 e dalle 15,30 alle 20 (ingresso libero): «Italie-Points de vue 1912-1925» (Autocromi del Museo Albert Cahan). DAL 4 AL 28 OTTOBRE: inaugurazione della mostra «Roland Barthes, écrivain», in collaborazione con il 7° Salone del Libro di Bordeaux: tavole rotonde, video e ascolto di registrazioni. OTTOBRE '94: mostra dedicata al fotografo francese Patrick Bailly-Maitre-Grand e convegno dedicato alla filosofia francese contemporanea. DICEMBRE '94: «Omaggio a Philippe Noiret», proiezione di film. DA OTTOBRE '94: in collaborazione con il Teatro Stabile di Torino, tavole rotonde su testi teatrali francesi in cartellone allo Stabile. FEBBRAIO '95: mostra sull'industria di pneumatici «Michelin» 1995, data da definirsi: «Omaggio a Jean Giono».