Mentre parte il Totogol i bookmakers attaccano

Insidie inglesi sul nuovo concorso pronostici Insidie inglesi sul nuovo concorso pronostici Mentre parie il Totogol i bookmakers attaccano ROMA. Parte domenica il Totogol, il nuovo concorso pronostici che si affianca al Totocalcio. L'ha presentato ieri il presidente del Coni, Pescante, al Foro Italico. Per ora interessa le zone di Milano, Padova e Roma, ma dal 2 ottobre si potrà giocare da tutte le ricevitorie d'Italia. Occorrerà pronosticare le otto partite delle 30 in schedina in cui si sarà segnato il maggior numero di reti. Si vince anche indovinando solo sette o sei risultati. Il costo della schedina è di 800 lire a colonna se ne dovranno giocare almeno due. Il montepremi viene ripartito in tre categorie: 40% ai vincenti con 8 punti, 30% ai 7, 30% ai 6. L'obiettivo del Coni, ha spiegato il presidente, è di incassare 120 miliardi complessivi, pari a tre miliardi e 500 milioni a settimana. Di questi, 38 miliardi andranno al Coni e saranno impiegati per impianti sportivi, 32 allo Stato, 45 per i montepremi. Intanto, però, si profila sempre più minaccioso l'assalto dei bookmakers inglesi. La Ssp International Sports Betting, una compagnia internazionale di scommesse sportive con sede a Londra, ha inaugurato uffici a Pescara e Palermo. Nei centri di trasmissione dati, è possibile scommettere con quote fisse, su tutti gli eventi sportivi che si svolgono nel mondo: dai campionati di calcio alla FI ai tornei di tennis. La giocata minima è di 10 mila lire, la massima di 100 mila. Le puntate vengono inviate a Londra via computer, i giocatori incassano subito la vincita da cui viene detratto un 10% che va al fisco inglese. L'unico campionato «proibito» è quello italiano a causa del monopolio del Totocalcio. Ma la società inglese, dopo una sentenza del Tribunale di Bologna che l'ha assolta dall'accusa di scommesse clandestine, pare decisa a insistere. SPORT E SCOMMESSE

Persone citate: Pescante

Luoghi citati: Bologna, Italia, Londra, Milano, Padova, Palermo, Pescara, Roma