La Francia non appieda Indurain
Nessuna sanzione per lo spagnolo: questa la sentenza dei giudici transalpini Nessuna sanzione per lo spagnolo: questa la sentenza dei giudici transalpini La Francia non appieda Indurain // Ventolin assunto per motivi terapeutici Miguel era risultato positivo al Tour delVOise PARIGI. Nessuna sanzione per Miguel Indurain. La Commissione disciplinare della federciclismo francese ha ritenuto di non dover procedere nei confronti del ciclista spagnolo risultato positivo (sostanza rinvenuta all'esame antidoping il salbutamolo) il 15 maggio scorso al termine del Tour de l'Oise. Il Collegio giudicante, presieduto dal giurista Jean Francois Lechaume, non ha riscontrato «prova della non giustificazione terapeutica della sostanza». Il salbutamolo è contenuto nel medicinale antiasmatico Ventolin che il neoprimatista dell'ora assume da tempo e nel rispetto del regolamento internazionale che non considera proibita la sostanza a differenza della federazione francese. Il presidente della federciclismo spagnola Juan Serra, subito avvertito dalla commissione disciplinare, è stato il primo a dare l'annuncio del proscioglimento di Indurain, anticipando le risultanze francesi. Già a Bordeaux, dopo il successo dell'ora, si era avuto sentore che la «clamorosa faccenda» si sarebbe conclusa in un bel nulla. Lo stratega di Miguel, Echevarri, era uscito visibilmente sollevato da un colloquio avuto con il suo presidente Serra e con il presidente della federazione francese Baal, colui che avrebbe dovuto rendere esecutiva un'eventuale pena. Restava comunque un non incoraggiante particolare: la speciale commissione medica (tre componenti, ma uno di essi era assente) aveva respinto la documentazione dell'Università della Navarra di Pamplona in cui si attestava che Indurain fa uso da sempre del medicamente aerosol Ventolin a scopo terapeutico. Insomma due medici che non sapevano nulla di Induirain escludevano che il campione avesse necessità di usare per la propria salute il Ventolin. Ma tutto è finito bene. Indurain, pur in regola per l'Unione del ciclismo mondiale (ma non per il Ministero della gioventù e dello sport francese che per il reato in questione prevede sino a 3 anni di sospensione), è stato scagionato dalla Commissione giudicante (due giornalisti, un direttore sportivo, un giurista e nessun medico) in quanto non c'è prova della «non giustificazione terapeutica». Alla domanda: perché l'annuncio che lo spagnolo era colpevole di doping è stato dato, con grosso ritardo (fine agosto e il Tour dell'Oise è antecedente al Tour de France) può avere due risposte. 1. Analisi e risultati seguono in Francia tempi burocratico-statali. 2. Pericolo che Indurain potesse saltare il Tour con grave danno della massima competizione francese. Miguel Indurain sarà quindi regolarmente al via del prossimo Tour de France e delle altre corse francesi alle quali intenda partecipare. Ricordiamo che se anche fosse stato condannato, la sanzione avrebbe riguardato esclusivamente la Francia. Ricordiamo anche che, per un caso analogo, il francese Madouas è stato recentemente squalificato per un mese con la condizionale ed ha quindi continuato a gareggiare normalmente. Il cessato allarme toglie Indurain da una situazione che, per l'esigua importanza del medicinale in causa, aveva subito scatenato un mare di polemiche. Resta aperto il caso Bugno. Raggiunto da una squalifica di due anni per assunzione di caffeina, Gianni Bugno ha dieci giorni di tempo per appellarsi. Il suo perito di parte, il tossicologo milanese professor Lodi, sta lavorando per la valutazione chimica e farmacologica delle urine del corridore, [r. s.l Miguel Indurain, neoprimatista dell'ora, era stato riconosciuto positivo nel maggio scorso per assunzione d'una medicina contenente salbutamolo, sostanza proibita in Francia CICLISMO E DOPING
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