Il Toro punta tutto sul fiuto-gol di Luiso

26 Coppa Italia: oggi replay a Monza (tv 17,45) Il Toro punto tutto sul fiuto-gol di Luiso MONZA. Toro di nuovo a Monza, nel pomeriggio alle 17,45 (partita in diretta Rai2, arbitro Treossi) per la sua prima sfida di Coppa Italia, ripetizione dei 25 minuti vanificati dall'uragano. Per i granata fu una dura esperienza, i monzesi attaccavano spinti da quel Brambilla che stavolta non c'è, e Pastine rischiava. Ma la situazione psicologica dei ragazzi di Rampanti ora è diversa: i 90 minuti con l'Inter hanno portato una sconfitta amara ma anche la convinzione che la squadra sta prendendo coscienza delle difficoltà. E che sa reagire. L'esordio in campionato è stato per il Toro come una vaccinazione. Problemi, qualità e difetti, tutto allo scoperto. Oggi manca di nuovo Silenzi, che accusa un lombalgia, e la situazione diventa pesante. Meno gioca, il capitano, e meno trova la forma. E' il pomeriggio di Luiso. Delle forzate assenze di Silenzi ha potuto approfittare ben poco. Fuori a Bratislava per punizione («E' vero - ammette ero arrivato in ritardo all'appuntamento con la squadra, avevo avvertito ma mi hanno punito, anche questa è una lezione»), fuori domenica scorsa per squalifica, ora il ragazzo trova l'occasione per far capire chi è, dopo le grandinate addosso sui portieri dilettanti. Rosario Rampanti gli ha dato le consegne: «Gli chiedo di essere egoista in zona gol e generoso con i compagni nella manovra. Per ora mi è piaciuto solo sotto rete, ma questo va bene contro avversari di altra categoria. Nel calcio giocato alla pari, occorre lottare a tutto campo in undici. Diciamo in dieci, almeno. Luiso deve capire che le occasioni vanno sfruttate. Altrimenti il treno passa, e dopo è difficile salirvi». Il tecnico granata è giovane, ma proprio per questo sa quanto i giovani debbano lottare per se stessi e per il gruppo. Luiso ci sta, dimostra di aver già capito. «E' vero, quando giocavo in serie C restavo in area a cercare il gol, senza preoccuparmi della manovra. Ora mi si chiede un lavoro diverso, capisco Rampanti e cercherò di accontentarlo. Comprendo che se il gol conta, il collaborare con la squadra conta doppio. Le critiche le accetto. A me tocca soltanto farne tesoro». Il giovane attaccante va avanti, dimostra di essere entrato nella parte. «Per motivi vari ho avuto poco spazio, sinora. Adesso debbo cogliere le opportunità. So benissimo di essere il vice di Silenzi, o magari di Rizzitelli. Ma voglio vivere nel gruppo, alla pari nelle intenzioni, e non sembrare quello che per giocare sfrutta le sfortune altrui». E ancora: «Domenica ho visto dalla tribuna la gara con l'Inter. Dico "bravo" ai compagni, ma nel calcio è meglio giocare male e fare punti. Una interpretazione dura, la mia, ma la realtà purtroppo è questa. E soffriremo anche a Monza: io arrivo dalla serie C e so bene quanto lottino contro le grandi le squadre di categorie inferiori. Ora che sono nel Toro, ho già capito che senza concentrazione non si fa strada». Gli altri granata sono con lui, nelle intenzioni. Oggi mancano ancora Angioma, impegnato nella nazionale francese a Bratislava contro la Slovacchia, e Sogliano squalificato (una gara non ultimata, i 25' di Monza appunto, non pulisce la coscienza). Oltre a Silenzi, recordman degli acciacchi. Rampanti è deciso (pur se Torrisi ieri in allenamento ha denunciato dolorini ad un muscolo) a ripresentare la zona difensiva che ha sofferto ma lottato bene contro l'Inter. «Quando rientrerà Angioma potremo rivedere la situazione». Il Toro a Monza dovrebbe giocare con Pastine, Maltagliati, Falcone, Scienza, Torrisi, Pessotto, Cristallini, Rizzitelli, Luiso, Pelè e Bonetti. Riposa Tosto, in panchina con Simoni, Sinigaglia, Osio e Petrachi. Il Monza deve rinunciare oggi a Macchi, Musso e Brambilla. In campo Monguzzi, Sanfratello, Rossi, Tutone, Delpiano, Biga, Erba, Saini, Brogi, Millesi e Giorgi». Bruno Perucca L'allenatore chiede a Luiso (nella foto) di essere egoista in area ed altruista là dove nasce uno schema