Prétre per la Nazionale Rai di Armando Caruso

Torino, stagione e avvenimenti speciali della nuova orchestra Torino, stagione e avvenimenti speciali della nuova orchestra Prétre per la Nazionale Rai Si apre il 29 settembre con Sinopoli TORINO. E alla fine l'Orchestra Nazionale Rai venne alla luce. L'orchestra, che dovrebbe avere adeguati spazi televisivi «a servizio dell'intero Paese e non soltanto di una Regione», risorge dalle ceneri delle gloriose formazioni di Torino, Roma, Napoli e Milano sacrificate sull'altare di una nuova concezione economica e, sicuramente, a causa di un'insensata gestione amministrativa. Violinisti e flautisti, generalmente numerosi nelle formazioni orchestrali, dovranno conquistarsi un posto stabile nella Nazionale Rai. I numeri parlano chiaro: l'organico sarà grandioso, 117 professori: una cinquantina di Torino, 45 di Milano e 22 di Roma. Sono musicisti - si dice - che hanno scelto liberamente di trasferirsi a Torino - ma adattarsi non sarà facile. A chi spetterà il posto di «spalla»: a un violinista di Torino, di Roma o di Milano? Sarà una lotta a chi si accaparrerà una «prima parte». Entusiasmo e impegno - si dice - però non mancano. La Nazionale è al lavoro da 15 giorni, rodata dal direttore principale, il britannico Shipway: ma nella stagione '95-96 l'orchestra sarà diretta da un italiano? «Ora annuncia il responsabile della Radiofonia, Corrado Guerzoni - bandiremo i concorsi per i posti vacanti». Sergio Sablich, direttore artistico della «formazione azzurra» non nasconde legittime preoccupazioni, dettate dal desiderio di far nascere una squadra competitiva in Europa: «Tutti i nostri sforzi e l'aver anche cancellato le orchestre di Torino, Roma, Milano, Napoli si giustificheranno soltanto se la Rai sarà capace di gestire un'orchestra che abbia statura internazionale». La stagione Sinfonica '94-95 (ventotto concerti) progettata in coproduzione con la Fondazione San Paolo di Torino, sarà inaugurata il 29 settembre (replica 30/9) da Giuseppe Sinopoli, ideale ponte tra passato e presente. Il concerto prevede l'esecuzione della Quarta di Schumann e della Quarta di Brahms. Nel secondo (7-8 ottobre) si ascolterà il «Fidelio», diretto da Peter Schneider. Uno dei punti rilevanti della stagione, che comunque risente dei travagli dovuti agli assestamenti di gestione, è sicuramente il graditissimo ritorno di Luciano Berio (10-11 nov). Il musicista ligure dirigerà la Suite dell'Opera «Ulisse» di Dallapiccola; il concerto per viola e orchestra di Ghedini; la sua Sinfonia per otto voci e orchestra. Sei i concerti di Frank Shipway, ma attenzione meritano le soirées dirette da Gyòryvanyi Rath (1718 nov.), pianista Zoltan Kocsis; da Eliahu Inbal (24-25 nov., con Britten e Strauss); da Guido Maria Guida (5-6 gennaio: il direttore torinese condurrà in Giappone l'Orchestra Nazionale Rai); Christopher Hogwood (30 gennaio alla direzione della Academy of Ancient Music: tutto Bach). Gli (Avvenimenti speciali» '94'95, sempre in coproduzione con la Fondazione San Paolo, sono invece sedici, alcuni dei quali rivestono particolare importanza. Il Concerto di chiusura del «Prix Italia» 1994 al Lingotto, segna il debutto eurovisivo dell'Orchestra Nazionale in diretta da Raiuno. Georges Prètre, grande di Francia, dirigerà la Suite «Il cavaliere della rosa» di Strauss, la Suite dell'Opera «L'uccello di fuoco» e il Bolero di Ravel. Prètre, ancora, ma in omaggio agli abbonati, al Lingotto il 25 settembre, ore 11. L'Orchestra Nazionale Rai suonerà il 17 dicembre nella Basilica di San Francesco ad Assisi: il concerto, diretto da Leon Spierer, sarà trasmesso in Eurovisione. Gli altri due appuntamenti sono quelli del Gruppo Giovani Imprenditori (Concerto di Natale al Lingotto) e della Stagione Lingotto il 28 marzo. Infine il Concerto per il 50° anniversario della Resistenza, il 25 aprile. Ci sono purtroppo tre «omissioni»: i concerti di Napoli, Milano e Roma. «Siamo solo all'inizio - osserva Guerzoni -, arriveremo anche in queste tre città». Armando Caruso Luciano Berio