Sordillo
Sordillo Sordillo 77 regista baby-sitter VENEZIA. Michele Sordillo, quarantenne o giù di lì, è un piccolo caso anomalo nel Panorama italiano perché non collabora alla tv, non scrive su riviste di critica, non fa la pubblicità, non si occupa di riscrivere testi altrui, rivederne i dialoghi, curare i doppiaggi. E cosa fa Sordillo quando non gira? «Leggo. Sto con i miei due figli che sono ancora piccoli e impegnativi, ma che per decisione comune mia moglie ed io abbiamo voluto seguire insieme. Soprattutto scrivo». Cosa scrive? «Sceneggiature di film». Ne ha molte? «Alcune. Per realizzare un progetto occorre molto tempo ed energia: bisogna mandarlo in giro, farlo conoscere, coinvolgere altri, aspettare risposte, ricominciare. Io poi sono fuori del giro». Forse perché vive a Milano e il cinema invece si fa a Roma? «Mah. Viviamo nell'era dei fax, non dovrebbe essere difficile trovare accordi tra un fax e un altro». Ma i film nascono anche davanti a un caffè. «Non ci credo. Non mi pare possibile che un film nasca da una chiacchiera». E da dóve nasce, invece? «Dall'ispirazione». Una laurea in filosofia e l'aspetto tuttora dello studente di buona famiglia che può permettersi il lusso di pensare e basta, Sordillo è arrivato alla regia passando dal mestiere d'attore, un mestiere mollato subito perché s'è sentito negato. Alcuni lavori come aiuto regista con Bettetini, Peter Del Monte e perfino Oldoini in un film girato a Milano con la coppia Celentano-Pozzetto, ha esordito nella regia nel '90 con «La cattedra», film con Riondino e Bigagli, distribuito malamente, a macchia di leopardo, e visto pochissimo dal pubblico. Questo è il suo secondo vero film scritto, diretto e perfino prodotto autonomamente. Il copione l'ha spedito in giro ad almeno 6-7 produttori prima di decidersi a farlo finanziare dalla sua piccola società di produzione, L'Arcadia. «Non ho avuto nessuna risposta: né una telefonata né una lettera. Solo Enzo Porcelli s'è fatto vivo ma quando ha saputo che lo volevo anche dirigere non se n'è fatto niente». E' sconfortato? «Non direi. In fondo il cinema europeo è ancora pieno di idee, altrimenti perché gli americani rifarebbero tanti nostri film?». [si. ro.)
Persone citate: Bettetini, Bigagli, Celentano, Enzo Porcelli, Michele Sordillo, Oldoini, Riondino, Sordillo
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