Maupassant e la Blixen

Un flagello come l'Aids: in due anni si sparse per tutta Europa e provocò morte e dolore VITTIME CELEBRI Maupassant e la Blixen La sifilide è la malattia che ha avuto più echi nel campo letterario e che ha mietuto più vittime, fra gli scrittori. I più illustri sono Karen Blixen, contagiata dal marito in Africa nel 1914 e soprattutto Guy de Maupassant. L'autore di «Bei-Ami», protagonista di incredibili bravate sessuali, era arrivato al punto di dipingersi un'ulcera sul pene per far credere a un'amante di averle passato la malattia. Ben presto se la sarebbe presa lui, per davvero, a 27 anni. Sulle prime, non ne fece un dramma. Anzi, lo ritenne quasi un titolo di gloria. «Ho la sifilide! Finalmente, la vera sifilide ! La sifilide di cui è morto Francesco I - scrisse all'amico Robert Pinchon il 2 marzo 1877 -. Ne sono fiero, per tutti i diavoli, e disprezzo più di tutto i borghesi». Quell'allegria non sarebbe durata a lungo. Benché gli amici più affezionati cercassero di metterlo in guardia, continuò nei suoi eccessi, fino ad autodistruggersi. Nel gennaio 1892 fu ricoverato per un accesso di foiba suicida. Morì 18 mesi dopo, completamente pazzo, a 43 anni. [g. e.)

Persone citate: Blixen, Francesco I, Karen Blixen, Maupassant, Robert Pinchon

Luoghi citati: Africa