Per pranzo un nemico del popolo

Per pranzo un nemico del popolo Le atrocità della rivoluzione culturale nel libro di due corrispondenti Usa Per pranzo un nemico del popolo I ristoranti di Stato di Mao servivano carne umana Bocconcini di controrivoluzionario travolto dall'onda rossa. La cucina cinese, già prodiga e fantasiosa di millenarie invenzioni, si arricchì durante la rivoluzione culturale anche di delicatezze come questa. In quegli anni di ferro e di follia collettiva felicemente propagatasi anche all'Europa ignara e indegna, in Cina i nemici del popolo non furono solo perseguitati e uccisi, e talvolta mangiati, letteralmente, in atti di cannibalismo ideologico e di classe: ma la loro carne in vari casi fu anche servita nei ristoranti di Stato. Lo rivelano in un libro appena uscito, «La Cina si sveglia», edito da «Times Books», consociata di Random House, il mag¬ gior editore americano, Nicholas Kristof, e Sheril Wudunn: marito e moglie, tutti e due giornalisti, fino a ieri lui corrispondente da Pechino per il New York Times, lei per la Washington Post. Entrambi valenti professionisti e conoscitori del mondo cinese; lei, apparentemente minuta e fragile, in realtà determinata e ferrea, con una carta in più: la sua origine cinese, che le permetteva possibilità di contatti non ufficiali passando fisicamente inosservata, confondendosi con «le grandi masse del popolo», per usare le frasi fatte della propaganda. Kristof aveva già svelato per primo mesi fa da Pechino, quando vi era ancora basato co¬ me corrispondente, episodi di cannibalismo con motivazioni ideologiche nel '66-67: cioè di nemici del popolo uccisi e per sfregio mangiati. Per quanto orribili, le rivelazioni non furono smentite ufficialmente, anche perché basate su citazioni di documenti riservati interni dell'epoca. Adesso, insieme con la moglie, va oltre, ricostruendo vere e proprie ondate di cannibalismo, non episodi isolati. In vari casi le carni delle vittime del furore ideologico furono date a ristoranti di Stato i cui cuochi ricorsero all'antica inventività per farne piatti dai nomi fantasiosi: ma basati sul principio della lotta al revionisimo e ai controrivoluzionari. Secondo gli autori del libro, questi episodi si svolsero soprattutto nella Cina meridionale: regioni dove si mangia di tutto, in base al principio per cui qualsiasi cosa si muova è mangiabile, dai serpenti ai topi. Secondo gli autori, in alcune scuole le guardie rosse «macellarono e arrostirono i loro insegnanti nei cortili e banchettarono con i cadaveri per festeggiare le vittorie ai danni dei controrivoluzionari». In una scuola, «la prima a tagliare le carni di un preside fu una ragazza che era stata fidanzata con suo figlio, per dimostrare di non provare pietà». [f. m.] L'ex leader cinese Mao Tse Tung Le crudeltà della rivoluzione culturale da lui voluta sembrano ancora da scoprire CINA

Persone citate: Kristof, Mao, Nicholas Kristof, Sheril Wudunn, Tung

Luoghi citati: Cina, Europa, Pechino, Usa, Washington