Berlusconi «Non tocca a Di Pietro fare le leggi» di P. Battista

No dei sindacati Il premier: apprezzo lo spirito della proposta, ma condivido le riserve sul metodo. Il pool presenta il suo testo Berlusconi: «Non tocca a Pi Pietro fare le leggi» Ferrara: «Violata la Costituzione». Ma Lega eAn stanno con i giudici ROMA. Arriva la proposta di Mani pulite per uscire da Tangentopoli e sale la tensione sia nella maggioranza di governo che nelle file dell'opposizione. Ieri la procura milanese ha presentato il suo progetto, ma già in mattinata Giuliano Ferrara, ministro per i Rapporti con il Parlamento e portavoce del governo, ha bocciato l'ipotesi avanzata da Di Pietro e colleghi: «Così si viola la Costituzione. Proposte scadenti, perseguite con metodo indecente». Poi, Berlusconi ha frenato la polemica, anche se - nella sostanza - il premier ha confermato le «riserve». Ma le polemiche hanno reso più netta la divaricazione tra i partiti di maggioranza ed un solco si è creato all'interno della stessa Forza Italia. Lega ed An stanno con i giudici, mentre a sinistra D'Alema ritiene «utile» la proposta Di Pietro e Rifondazione grida allo scandalo. P. Battista, S. Marzolla, M. T. Meli e F. Poletti ALLE PAG. 4 E 5

Persone citate: Berlusconi, D'alema, Di Pietro, F. Poletti, Giuliano Ferrara, M. T. Meli, S. Marzolla

Luoghi citati: Ferrara, Pi Pietro, Roma