La mappa dell'inquinamento acustico record a Messina e Roma

gSjk. La mappa dell'inquinamento acustico: record a Messina e Roma La mappa dell'inquinamento acustico: record a Messina e Roma Mal di cuore? Colpa dei rumori Gli esperti: a rischio non c'è solo Vudito UNA TEMPESTA DI DECIBEL ROMA. Traffico fracassone, udito «a rischio» per gli abitanti di quattro città italiane: Roma, Palermo, Messina e Bari, dove il rumore proveniente dalla strada raggiunge valori di 80 decibel, contro i 65 previsti dalla legge. Ma l'emergenza rumore affligge ormai quasi tutte le città grandi e piccole provocando problemi non soltanto all'apparato uditivo ma anche a quello digerente e al sistema cardiocircolatorio. Una forma d'inquinamento acustico non meno grave di quello atmosferico, e comunque micidiale se si tiene conto dell'effetto «combinato». I numerosi rischi per la salute causati dal rumore sono stati messi in evidenza da Mario Cosa, direttore del servizio igiene pubblica della Usi Rm/1 di Roma e docente di Igiene Ambientale presso l'università «La Sapienza», che sta aggiornando, con i dati del '94, il censimento delle 96 città italiane più rumorose. Nelle quattro città «a rischio udito» l'inquinamento acustico da traffico fa sì che il rumore si aggiri costantemente sugli 80 db, un livello che secondo lo studioso comporta per l'orecchio «alterazioni microcellularai e enzimatiche tali da non escludere un danno uditivo, soprattutto in chi è più a lungo esposto al rumore da traffico». Tra le città fracassone prima resta Messina con 81,5 db come livello medio diurno, ma una nuova «escalation» di rumore si è verificata a Bari dove il più recente rilevamento è stato di 80,5 db contro i 75,5 db degli anni precedenti. Situazione quasi invariata a Roma (73 decibel di giorno) e a Palermo (73,5 db). «Questi dati - dice Cosa - si riferiscono però a un livello medio di rumore, di gran lunga superato nelle zone di traffico particolarmente intenso, dove oltrepassa gli 80 db». E' il caso, ad esempio, di alcuni punti del Lungotevere a Roma, o delle piazze della capitale a più intenso passaggio di mezzi pubblici, come piazza Venezia (dove ha sede il Ministero dell'Ambiente). «Ecco perché - continua l'esperto non si possono escludere danni uditivi, visto che il "rischio zero" esiste sotto i 72 decibel di rumore, mentre sopra gli 80, per esposizioni quotidiane al rumore dalle cinque alle otto ore, si va incontro, con l'andare del tempo, a un abbassamento progressivo della soglia uditiva». Il troppo rumore di queste quattro grandi città, inoltre, può essere un fattore che contribuisce all'aggravamento di alcune malattie dell'orecchio come, ad esempio, otiti, labirintosi e ipoacusia. «I soggetti esposti all'azione di rumori con elevato livello di pressione sonora per tempi prolungati continua il professor Cosa possono inoltre più facilmente subire una lesione uditiva qualora ci siano altri fattori di danno come affezioni batteriche e virali dell'orecchio, o in concomitanza con l'azione di tossici specifici come il tabacco e l'ossido di carbonio». Se l'udito è l'organo «a rischio» a Roma, Palermo, Bari e Messina, stress e sindrome neurovegetativa sono invece in agguato in tutte le città d'Italia dove si superano i 70 decibel. Sessantatré in tutto, in base ai dati dello scorso anno su 96 città di cui è stato verificato l'inquinamento acustico. Tra queste 63, ci sono non solo grandi centri come Napoli, Firenze, Bologna, Torino, Taranto, Cagliari e Milano, ma anche piccole città come Castelbolognese (Ravenna), Misterbianco (Catania), Macerata, Arezzo, Pisa e Terni. Il rumore a questa intensità - continua il professor Cosa - è un vasocostrittore che aggrava problemi cardiocircolatori come un'ischemia miocardica, o produce spasmi del grosso intestino che peggiorano una colite». Che la vita di città sia stressante non sembra più semplicemente un modo di dire, ma una verità registrata dai decibel di troppo. Dal punto di vista psichico, infatti, oltre i 70 db si possono manifestare modificazioni del comportamento: aggressivo o più incline alla depressione a seconda del carattere di base dei soggetti. «Certo poi che avere problemi sentimentali o economici ha concluso con una battuta il professor Cosa - non fa altro che aggravare una sindrome neurovegetativa da rumore». [r. cri.] gSjk. LD MG VICINI DI CASA Mi BOLZANO TRAFFICO | 19 GENOVA AUTOMOBILI Mi 7 TRIESTE CAMION HI 1 AEREI MA' m TRENI E METRO" (j(4 CATANZAROl mmi ÉM VERONA BAMBINI |3 TORINO APPARECCHI DOMESTICI (jj|3 CAMPANE |2 CAGllARI DISCOTECHE |2 PALERMO Nelle tabelle ecco la hit del centri storici più rumorosi e «le fonti» che producono fracasso

Persone citate: Di Casa, Mario Cosa, Metro