Il Papa Sarajevo mi aspetta
Per l'Onu «nessun rischio particolare» Il Pontefice deciso a partire. Il leader musulmano: accogliamolo bene Il Papa: Sarajevo mi aspetta Per l'Onu «nessun rischio particolare» CITTA' DEL VATICANO. «Sarajevo mi aspetta»: il Papa vuole andare nella città martoriata. E vuole andarci l'8 settembre, giorno in cui la Chiesa cattolica festeggia la natività della Madonna: è convinto che la Madre di Dio, come gli ha miracolosamente salvato la vita nell'attentato del 13 maggio 1981 una tesi che ha ripetuto spesso - così porterà la pace nell'ex Jugoslavia. Nei prossimi giorni la Santa Sede scioglierà definitivamente la riserva sulla visitalampo del Pontefice nella città assediata dai serbi. La Curia romana, inizialmente, era perplessa, per non dire addirittura contraria; ma a quanto pare il calore e l'entusiasmo pontificio hanno dissolto i dubbi residui, e anche prudentìssimi prelati dei palazzi, avvezzi a misurare parole e emozioni, fanno mostra oggi, nei colloqui privati, di una sorprendente disponibilità al rischio. Ma secondo l'Onu né il Pontefice, né il ristretto gruppo che lo accompagna dovrebbero correre pericoli. I Caschi blu hanno garantito il «passaggio» dall'aeroporto - dove la prossi¬ ma settimana atterrerà e partirà solamente il volo papale alla Cattedrale, con mezzi blindati, proprio per non correre nessun rischio inutile, visto il netto rifiuto opposto dal Pontefice all'idea di indossare un giubbotto antiproiettile. Nell'ex Jugoslavia cresce l'attesa per la visita di Papa Wojtyla. Il capo spirituale islamico lancia un appello: «Accogliamo bene Wojtyla». Ma il presidente dei serbo-bosniaci, Karadzic, ha scritto al rappresentante dell'Orni, Akashi, che il viaggio di Giovanni Paolo II non è opportuno in questo momento. Forse - pensano in Vaticano - non controlla tutte le forze che stringono in una morsa Sarajevo, ma la Santa Sede spera ancora di riuscire a strappare a lui e alla Chiesa ortodossa un «via libera» dell'ultimo minuto. Giovanni Paolo II - ha detto ieri il Vaticano - ha disposto che si continui a consultare tutte le autorità interessate, dall'arcivescovo di Sarajevo mons. Puljic, al segretario dell'Orni Boutros Ghali. M. Tosarti A PAGINA 3
Persone citate: Boutros Ghali, Giovanni Paolo Ii, Karadzic, Papa Wojtyla, Puljic, Wojtyla
Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Jugoslavia, Sarajevo
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