E il cinema torinese va in Laguna

Giorno e Notte Al Festival che si apre oggi documentari, cortometraggi e fiction di registi subalpini E il cinema torinese va in Laguna Film di Segre, Minerba e Tavarelli a Venezia Daniele Segre, Giovanni Minerba e Gianluca Tavarelli: sono i nomi dei tre registi torinesi che presentano i loro lavori alla Mostra del Cinema che si apre oggi a Venezia. Ma non basta: sul Lido a rappresentare la cultura cinematografica cittadina ci saranno anche l'Aiace e il Museo del Cinema, la prima ha organizzato la rassegna di cortometraggi, il secondo ha collaborato alla realizzazione della retrospettiva dedicata a King Vidor. «Dinamite (Nuraxi Figus, Italia)» è il titolo del film realizzato da Damele Segre e prodotto dai Cammelli e dalla Cgil nazionale che sarà proiettato domenica 4 settembre, alle 11 in Sala Volpi per la sezione «Finestra sulle immagini». Segre prosegue il viaggio nel mondo del lavoro intrapreso con «Partitura per volti e voci» e «Crotone, Italia», A 400 metri sotto terra, con la sola illuminazione dei caschi da miniera, racconta «il destino ingrato di uomini che si ritrovano a lottare, come i loro padri, per avere un lavoro terribile». «A spingermi a Nuraxi Figus - spiega il regista - sono state le immagini, viste in tv, di Berlusconi che parlava con i minatori in Piazza Colonna». Ha sentito allora «l'urgenza di partire», in compagnia dell'operatore Franco Robust, un allievo uscito dal¬ la scuola di video e documentazione sociale che Segre ha aperto da alcuni anni a Torino. «Spero - aggiunge - che il film sia in grado di esprimere i miei sentimenti, ma soprattutto quelli di chi allora stava soffrendo nei pozzi. E' un'esperienza che mi ha maturato, ho conosciuto uomini responsabili, che hanno molta dignità e amano il loro lavoro. A Venezia sarò il loro "ambasciatore", credo infatti che compito di chi fa cinema sia anche quello di essere testimone di certe realtà». Dopo Venezia il film sarà presentato il 15 settembre a Nuraxi Figus tra i minatori che ne sono protagonisti. Sempre il 4 settembre, alle 8,30 in sala Perla e alle 12 in Sala Grande per la rassegna di Cortometraggi curati dall'Aiace si vedrà invece «Orfeo, il giorno prima...» di Giovanni Minerba, regista oltre che direttore del Festival Internazionale del Cinema Gay di Torino. Lo spunto del film viene dal lavoro comune che Minerba fece alcuni anni fa con il compianto Ottavio Mai sui «Dialoghi con Leucò» di Pavese. «Ma di Pavese - spiega Minerba - non è rimasto quasi nulla. E' la breve storia di due persone, in crisi di identità. C'è di mezzo anche il discorso dell'Aids, ma non affrontato in modo esplicito. Uno dei due non ce la fa ad andare avanti, l'altro lo spinge a non arrendersi». Girato a Torino e Genova, il film è interpretato da Antonio Piovanelli e Sandro Palmieri. «In questo momento - aggiunge Minerba per me è importante riprendere a lavorare e a fare del cinema. Andare a Venezia ti dà soddisfazione ma conta soprattutto perché riesci a far vedere il tuo lavoro a molta gente». Nella sezione Panorama Italiano, giovedì 8 settembre alle 12 in Sala Grande viene presentato «Portami via», lungometraggio d'esordio del ventinoverme Gian Luca Tavarelli. La sceneggiatura, scrìtta dallo stesso Tavarelli in collaborazione con Leonardo Fasoli ha vinto quest'anno il premio Solinas. «E' la storia - dice il regista - di due amici di trentacinque anni, uno fa il rappresentante, l'altro l'assistente in una comunità per handicappati. Vedono la vita scorrer loro accanto, tra serate in birrerìa e passeggiate notturne per Torino. A cambiar loro la vita sarà l'incontro casuale con due prostitute dell'Est». Ne sono interpreti Sergio Troiano, Michele Di Mauro, Stefania Garello e France De Moulin. Per Tavarelli andare a Venezia è «una soddisfazione, ma spero soprattutto che il mio film piaccia e serva a qualcuno». Rocco Mol itemi i, ék I titoli: «Dinamite» «Orfeo» e «Portami via» A sinistra Daniele Segre autore di una pellicola realizzata fra i minatori in Sardegna A destra una scena da «Orfeo il giorno prima»