«Più controlli sui laghi e chi li fa?»

Ancora polemiche dopo la tragedia di domenica che è costata la vita a 4 persone Ancora polemiche dopo la tragedia di domenica che è costata la vita a 4 persone «Più controlli sui loghi, e chi 18 fa?» Viverone contesta la proposta del ministro Fiori La proposta l'ha lanciata il ministro dei Trasporti Publio Fiori. «Visti gli ultimi incidenti bisogna intervenire in modo da punire chi non rispetta le regole della navigazione». E il primo provvedimento possibile potrebbe essere il sequestro di barche e natanti a motore che sfrecciano come bolidi sulle acque. A Viverone, scenario dell'ultima sciagura sull'acqua, costata la vita a quattro persone, sono in tanti a storcere il naso. Ma si tratta essenzialmente di diportisti, costretti già a fare i conti con una normativa non sempre di facile interpretazione. «Potrebbero - dicono - nascere controversie non facilmente risolvibili sull'effettiva velocità dei mezzi. Non esistono strumenti in grado di misurare la velocità sull'acqua ed occorrerebbe una vera e propria forza di polizia sempre presente per far rispettare la norma». Un problema in più per Viverone dove una capitaneria di porto non è mai esistita. I controlli, perciò, verrebbero ancora una volta affidati ai due vigili urbani e al personale della Regione. Ma la barca dei vigili non può sempre essere in acqua. «Abbiamo seri problemi di organico» spiega il sindaco Lorenzo Clerico. E aggiunge: «Appena possibile la polizia municipale cala la barca e va sul lago. In ogni caso bloccare tutti quelli che vanno troppo veloce è im¬ possibile». Sulla stessa lunghezza d'onda del primo cittadino si schiera anche chi vive e lavora con le barche sul lago. «L'unica cosa che servirebbe - dice Angela Longhi, gestore della "Nautica Tarello" a Viverone - è maggiore prudenza e maggior senso di responsabilità da parte di quanti vogliono navigare. In fondo le acque sono di tutti e la sicurezza, propria e altrui, la si garantisce soltanto facendo appello al proprio senso civico». Controlli, dunque, ma maggiore educazióne e sensibilità. «In ogni caso - conclude Luciano Zublena - bisogna ricordarsi che incidenti come quello di domenica scorsa non ce ne sono mai stati. Segno, questo, che si è trattato soltanto di una tragica fatalità che non deve essere enfatizzata lanciando proposte come il divieto di navigazione a motore». In Regione, invece, l'idea del Ministro Fiori raccoglie maggiori consensi. «La linea dura - dice il presidente Gian Paolo Brizio può costituire un ottimo deterrente. Chi va a navigare con l'intento di lanciare la sua barca a velocità elevate saprà quali sono i rischi che corre: dalla multa al sequestro del mezzo». L'applicazione? Ancora Brizio: «La Regione ha una barca parcheggiata a Viverone, ma il personale non può essere presente ogni giorno. Bisognerà trovare il modo di rafforzare i controlli».

Persone citate: Angela Longhi, Brizio, Fiori, Gian Paolo Brizio, Lorenzo Clerico, Luciano Zublena, Publio Fiori, Tarello

Luoghi citati: Viverone