Torino vende Roma incassa

La Provincia cede i gioielli di famiglia, lo Stato trattiene gli interessi La Provincia cede i gioielli di famiglia, lo Stato trattiene gli interessi Torino vende, Roma incassa Persi quasi 2 miliardi La Provincia vende i gioielli di famiglia - le sue molte partecipazioni azionarie nelle società autostradali che a suo tempo ha fatto nascere - ma lo Stato lucra gli interessi sulla cifra incassata fino al giorno in cui sarà reimpiegata in opere pubbliche o in altri investimenti. Secondo il presidente della Provincia, Ricca, è un balzello iniquo - anche se per taluni casi giustificato, almeno in passato che ha già provocato un ordine del giorno in Parlamento per escludere gli enti locali da questo prelievo forzato quando si tratti di proventi dalle dismissioni delle partecipazioni. Ma, al momento, per evitarlo non resta che accelerare le operazioni di reinvestimento. Il problema emerge vivo proprio in questi giorni in cui a Palazzo Cisterna si firmano le cessioni dei pacchetti azionari: lunedi è stata la volta deU Ativa (tangenziale e Torino-Ivrea), oggi toccherà alla Satap (TorinoPiacenza) e poi alla Sav (autostrade valdostane). In poco tempo affluiranno nelle casse della Provincia 21 miliardi e 317 milioni che la legge vuole siano depositati subito nella Tesoreria unica dello Stato. «Ma quei soldi - spiega il presidente Ricca - non li potremo utilizzare prima di sei mesi, un anno a essere ottimisti: tra progetti, approvazioni e delibere il tempo passa. A11'8 per cento, tasso che ci accorderebbe qualsiasi banca accogliendoci con ponti d'oro, significa un miliardo 700 milioni perso. In fondo le partecipazioni sono un patrimonio nostro e nostri sono gli interessi». D'altra parte lo Stato si è tutelato contro gli enti locali che incassato il denaro lo tenevano in banca per anni, o addirittura compravano Bot, lucrando sull'intervallo tra versamento e pagamento delle opere. Nei prossimi giorni si stabili¬ ranno gli impieghi per i 21 miliardi provenienti dalla privatizzazione delle partecipate. All'orizzonte c'è l'aumento di capitale della Sagat, il bioparco, il distretto tecnologico del Canavese, il ponte di San Benigno, il nuovo liceo di Carignano. Ma sul fondo si intravede anche il progetto di acquistare il 51 per cento della Satti (impegno 3,5 miliardi) dal momento che il Comune vorrebbe vendere la sua quota considerandosi azionista anomalo: «La Provincia che negli Anni '50 e '60 ha fatto da capofila nella costruzione di autostrade e trafori - dice Ricca - ora potrebbe impegnarsi nella razionalizzazione del trasporto pubblico e di quello delle ferrovie locali». Ma c'è un risvolto delle privatizzazioni in cui possono sperare i torinesi: la vendita delle azioni Ativa potrebbe sbloccare la soluzione dell'annoso problema della liberalizzazione della tangenziale. Questo perché se altri gruppi autostradali entrano nel pacchetto azionario dell'Ativa, i contrasti (economici e politici) sullo scambio di esazioni tra società che da sempre bloccano l'abbattimento dei caselli potrebbero essere superati. E per gli automobilisti torinesi ci sarebbe una circonvallazione gratuita come accade in quasi tutte le altre città europee. Gianni Bisk» La Provincia sta vendendo le partecipazioni nelle società autostradali. A fianco il presidente Luigi Ricca (inizio ore 9, ingresso gratuito) DOMANI Premio numero 1: Museo Nazionale Arma di Cavallerìa, cat. Esordienti. Montepremi lire 5.769.600. Premio numero 2: Scuola Corpo Veterinario Militare. Montepremi lire 5.654.400. Premio numero 3: Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca. Montepremi lire 3.811.200. Premio numero 4: Centro Allenamento Ajrale. Montepremi lire 1.350.000. Premio numero 5: Comunità Montana Pinerolese Pedemontano, cat. Montepremi lire 3.000.000. Premio numero 6: Luzenac Val Chisone. Montepremi netto lire 5.975.000. SABATO Premio numero 7: L'Eco del Chisone-L'Eco Mese. Montepremi lire 5.769.600. Premio numero 8: Centrale del Latte di Torino. Montepremi lire 5.654.400. Premio numero 9: Mustad spa. Montepremi lire 3.811.200. Premio numero 10: Allevamento «Le Fontanette». Montepremi lire 1.350.000. Premio numero 11: SkT Industrie spa. Montepremi lire 3.000.000. Premio numero 12: Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Torino. Montepremi netto lire 5.975.000. DOMENICA Premio numero 13: Lions Club Pinerolo. Montepremi lire 5.654.400. Premio numero 14: Reggimento «Nizza Cavalleria». Montepremi lire 3.811.200. Premio numero 15: Regione Militare Nord-Ovest. Montepremi: lire 1.350.000. Premio numero 16: Senatore Teresio Guglielmone. Montepremi lire 3.000.000. Premio numero 17: Gran Premio Città di Pinerolo. Montepremi lire 8.064.000.

Persone citate: Eco, Luigi Ricca, Persi, Ricca, Teresio Guglielmone

Luoghi citati: Carignano, Nizza, Pinerolo, Roma, Torino