Sullo slancio dei rally arriva l'Impreza turbo di Giulio Mangano

Sullo slancio dei rally arriva l'Impreza turbo SUBARU Adotta un brillante due litri con 211 cavalli RIMINI. Piccola Casa (410 mila unità prodotte nel '92, scese a meno di 350 mila nel '93) ma con una solida tradizione tecnologica - già negli Anni 70 offriva una trazione integrale a inserimento manuale -, la Subaru ha robuste spalle, facendo parte del colosso Fuji Heavy Industries. Le prime auto Subaru sono nate circa 35 anni fa, ma i modelli sono via via cresciuti in termini di qualità, prestazioni e... prezzo. Complice il super-yen che, in Europa, sta stravolgendo i listini di tutti i costruttori nipponici. Con meno di 500 vetture commercializzate in Italia nella prima metà dell'anno (1697 unità nel '93, 3592 nel '92 del massimo storico e 2661 nel '91) e una penetrazione dimezzatasi nel volgere di dodici mesi, la Subaru Italia cerca ora di fronteggiare una situazione valutaria di cui è incolpevole vittima, limitando al massimo le inevitabili crescite dei listini. In più, propone modelli di elevato contenuto tecnologico, sfruttando il momento di popolarità che le deriva dal secondo posto appena conquistato nel Mondiale Rally '94 grazie, soprattutto, alla vittoria di Colin McRae in Nuova Zelanda a fine luglio e al terzo di Carlos Sainz in Finlandia, proprio domenica. Protagonista di questi exploit è stata l'Impreza, ultima nata in Subaru - ottobre '92 - che si pone in gamma tra la piccola Justy (trazione integrale, 1,2 litri, 75 Cv e prezzi tra 21 e quasi 26 milioni) e la Legacy (sempre 4x4, due litri, 115 o 200 Cv e prezzi da 34 a 50 milioni). Una vettura intermedia, che in Italia è stata, finora, commercializzata soltanto con motore 1600, 90 Cv (30-32 milioni). Adesso, sull'onda dei successi sportivi, arrivano le versioni prestazionali dell'Impreza, sempre col collaudato 4 cilindri boxer, in due cilindrate e altrettante configurazioni di carrozzeria: berlina tre volumi e quattro porte o compact wagon a cinque porte. Il primo motore è un 1820 ce aspirato di 103 Cv e 147 Nm di coppia massima a 4400 giri che consente 177 km/h alla berlina (174 km/h nel caso della versione compact wagon), accelerando da 0 a 100 l'ora in 11,4 secondi (11,8). Prezzi, chiavi in mano, rispettivamente, di 31 milioni tondi tondi e 32,2 milioni. Decisamente cattivo il due litri turbo, con 211 Cv e 270 Nm di coppia massima a 4800 giri e prestazioni elevate: 230 km/h e 0-100 l'ora in soli 6,6 secondi la berlina e 225 km/h e 6,9 secondi la compact wagon. In questo caso i prezzi crescono: 49,2 milioni per la prima e un paio di milioni in più per l'altra. Quotazioni interessanti per un'auto che intende confrontarsi con Toyota Celica 2.0 turbo 4wd (58,3 milioni), Opel Calibra Turbo 4x4 (quasi 50 milioni) e Delta HF Integrale prima serie (quasi 62 milioni) offrendo in serie molti validi equipaggiamenti, compresi Abs e differenziali autobloccanti. Come optionals l'airbag (anche per il guidatore) che costa 2,2 milioni e l'aria condizionata (3,1 milioni). Molto ben costruita, stabile e ben frenata pur con un cambio non proprio rapidissimo negli innesti, l'Impreza Turbo dovrebbe, entro fine anno, raggiungere e superare le 300 vendite in Italia. Magari anche grazie ai successi nel Mondiale rally di Sainz e McRae. Giulio Mangano Sullo slancio dei rally arriva l'Impreza turbo L'Impreza in versione due litri turbo può toccare i 230 l'ora La Subaru Italia conta di venderne trecento entro la fine dell'anno

Persone citate: Carlos Sainz, Colin Mcrae, Fuji, Heavy, Mcrae, Sainz

Luoghi citati: Europa, Finlandia, Italia, Nuova Zelanda, Rimini