Stoccarda pensa al futuro

Stoccarda pensa al futuro Stoccarda pensa al futuro La «piccola» sarà pronta nel '97 Test con il prototipo elettrico STOCCARDA. «La nostra vettura sarà ben diversa dalle fotografie che avete visto girare in questi giorni. Ci mancherebbe che a tre anni dal lancio avessimo già definito la forma». In Mercedes sorridono parlando della futura «piccola», la berlina a 5 posti che uscirà nel '97 e che rappresenta la versione commerciale della conceptcar Studio A, presentata l'anno scorso al Salone di Francoforte. Ma, intanto, anticipano qualche dato sulla nuova Classe A, prima trazione anteriore nella storia della Casa tedesca, e, soprattutto, offrono il prototipo per una breve prova stradale intorno a Stoccarda. Come dire? Un antipasto, tanto per avere un'idea di quel che sarà la vettura e per confermare l'avanzato stato della tecnologia Mercedes nel campo della trazione elettrica. E già, perché la concept-car che abbiamo guidato era a «emissioni zero», in pratica un'anticipatrice della Classe A che sarà venduta a partire da fine secolo in California per rispettare le leggi di quello Stato in materia di lotta all'inquinamento. In Europa, invece, vedremo in partenza le versioni con motorizzazioni a benzina (1200 ce e 75 Cv) e a gasolio (1200 a iniezione diretta con 55 Cv), entrambe - sostengono in Mercedes - risparmiose: consumi di 6 litri e 4 litri per 100 km. Ricordiamo che il prototipo elettrico, di cui si è già ampiamente parlato, tocca i 135 km/h e ha un'autonomia variante da 100 a 180 km, a seconda delle velocità di percorrenza. Batterie al sodio-nichel, sistemate nella struttura sottostante il pavimento della vettura, motori a corrente alternata nelle ruote, sistema di ricarica dell'energia in frenata o in discesa. Un giocattolo tecnologico, pimpante, delizioso da guidare e naturalmente silenziosissimo, ma anche, sotto tanti punti di vista, una nuova frontiera per la Mercedes. E ci riallacciamo così alla Classe A. E' la prima vettura di Stoccarda progettata secondo i principi del Platform Team (un gruppo di lavoro che unisce le varie funzioni aziendali e i fornitori), in tempi brevissimi (30 mesi); è il tentativo di introdurre nel mondo della stella a tre punte un pubblico più ampio; rappresenta una sfida a un ampio gruppo di modelli esistenti, dalla Twingo alla Golf, con l'ambizione di creare una nuova moda o classe di auto; è un veicolo con soluzioni di grande interesse, con la sua doppia struttura: sotto gli organi motore e le componenti, sopra l'abitacolo. Una soluzione che appare validissima anche per la sicurezza passiva, proteggendo in modo radicale i passeggeri. Lo Studio A e la derivata Classe A saranno in questo gemelli. Il prototipo è più piccolo (3354 mm contro 3500) e offre solo quattro posti, ma il concetto è lo stesso: in pratica, un monovolume lussuoso, con aria condizionata e airbag, tanti accessori e tanta praticità. «Una vera Mercedes, ma in dimensioni contenute e con un design funzionale» affermano a Stoccarda, esibendo con orgoglio i risultati di un test svolto presso il pubblico dei saloni di Francoforte, Tokyo e Los Angeles. Quasi un plebiscito, il cui succo è il seguente: «E' quanto ci aspettavamo dalla Mercedes e vorremmo vedere presto questa vettura in commercio». In realtà, bisognerà attendere, come si diceva, tre anni. La Classe A sarà prodotta nello stabilimento di Rastatt, presso Mannheim. «Ne faremo 200 mila all'anno» anticipano in Mercedes. Dove regna l'ottimismo sul futuro dell'auto. [m. fe.l