Fiorellino non mammoletta

Dal 12 settembre sugli schermi di Italia 1 il debutto (senza codino) del n° 2 Dal 12 settembre sugli schermi di Italia 1 il debutto (senza codino) del n° 2 Fiorellino, non mammoletta Nel karaoke alposto del noto fratello MILANO DAL NOSTRO INVIATO Il nuovo avanza. Abbiamo perso Fiorello, Re del Karaoke chiamato ad altri (e alti) compiti d'intrattenimento su Canale 5. Il Paese, orbato del suo più significativo maìtre-à-penser, attende inquieto il Secondo Karaoke, quello che dal 12 settembre vi godrete dagli schermi di Italia 1. Reggetevi forte: la coda di cavallo non c'è più. Il Karaoke di domani avrà i capelli corti, e un volto diverso. Il volto pacioso, appena un po' in carne, di Beppe Fiorello da Augusta, di anni 25. In arte Fiorellino: massi, il fratello piccolo del Magno Rosario. Fino a ier l'altro, il Beppe menava l'esistenza, normale e suppergiù serena, deU'intrattenitore Valtur. E' il destino dei Fiorelli: prima animatori nei villaggi vacanze, poi eroi del Karaoke. Stava lì, pensava ai casi suoi, e faceva divertire i clienti, «sai, quelli che avevano conosciuto Rosario mi dicevano "oh, è forte tuo fratello, ma anche tu..." e io ero contento. E' da quand'avevo sedici anni che lo faccio, 'sto mestiere; e t'insegna proprio tutto, a capire la gente, farla star bene...». Un bel giorno gli appaiono Claudio Cecchetto il pigmalione dei Fiorelli, e Franchino Tuzzio il manager dei Fiorelli; e gli rivelano, con voce profonda e bene impostata: «In verità, Beppe, tu ti chiamerai Fiorellino e prenderai il posto di tuo fratello». Adesso Fiorellino aspetta l'esordio. Lunedì va a conquistare la prima piazza: Belluno. E in un pomeriggio milanese di afa e pensieri affannati, Fiorellin-senzapaura ciondola per gli uffici di Radio Deejay - il covo dei Cecchetti - ben rimpannucciato con berrettuccio da rapper e bermudoni verdi. Giocherella con una bottiglia d'acqua minerale e racconta la sua breve vita e la sua «scalata velocissima». Dice così, «scalata velocissima». E ha ragione. Fra un paio di settimane, questo giovanotto siciliano appena scozzonato sarà la faccia più po¬ polare d'Italia; oppure il più tremendo flop nella storia della televisione e del Cecchettismo. «Lo so, faranno i confronti: ma io mi fido della gente, e la gente può fidarsi di me. Sono un ragazzo come gli altri, e gli altri ragazzi lo capiranno». Sarà. Tuttavia le fiorelliane dure e pure masticano amaro, rimpiangono il Divo e minacciano di rifiutare il Successore al Trono. Metti che un triste giorno, da qualche piazza italiana, si levi il grido di dolore «aridatece Fiorello»... Sbatte le lunghe sopracciglia mediterranee: «Dici che lo faranno? Lo so, è il rischio che cor- ro. Però andrò avanti. Non posso arrendermi. Ho fiducia in quel che so fare. Qualcosa cambierà, nel Karaoke, e non sono sicuro che vada bene. Ma io dico: cambiamo, e vedremo». Pare un programma di governo. A proposito: questa successione famniare... «Sono fortunato, la fortuna mia è che Cecchetto e Franchino mi hanno visto lavorare: insomma, mi avevano sotto gli occhi. Non c'entrano le raccomandazioni, perché qui sono in ballo interessi grossi. Se mi hanno scelto, sono convinti: non faccio il Karaoke perché l'ha voluto Rosario. Certo, lui è il mio angelo custode, un fratellone vero. Questo sì. Me lo ripete sempre, mia madre: non preoccuparti, se hai problemi chiedi consiglio a Rosario...». Già, la signora Fiorello, mamma orgogliosa di tanta prole. «Ho un dolore soltanto, che non ci sia più papà. E' mancato nel '90. Ci teneva, al nostro futuro. Oh se ci teneva: è stato il primo talent scout di Rosario. Vedrai che diventi il numero uno, gli diceva. E sognava che noi, i due figli maschi, un giorno lavorassimo insieme, nello stesso ambiente: potesse vederci oggi...». Racconta, Fiorellino, l'infanzia favolosa in Sicilia; con quel pa¬ dre, guardia di Finanza, così rassicurante, protettivo; e gli amici, «quelli veri, di sempre, siamo cresciuti insieme e quest'estate in vacanza mi dicevano "sarai famoso, ci dimenticherai". Invece non posso dimenticarli: sono la mia forza, se li perdo perdo me stesso». Affetti forti, da siciliano. E il ricordo dei primi amori: «Sono stato fidanzato soltanto due volte. Ci volevamo bene davvero. Sono tenerissimo, quando m'innamoro. Adesso sto da solo. Non voglio prendere in giro una ragazza: devo sistemarmi, pensare al lavoro, non posso dedicarmi completamente a qualcuna. La mia donna ideale? Me l'immagino dolce, che si occupi della casa... Chissà: magari sarà una fans». Sperate, bimbe. In attesa dell'amore, Fiorellino pensa al Karaoke e promette una rivoluzione. Piccola piccola, da non spaventar nessuno. Rinuncia alle giacche fluorescenti del fratellone, mito del prèt-à-porter Anni Novanta. «Vestirò casual, jeans puliti, una maglietta, che i ragazzi si riconoscano e i genitori possano dire "beh, mio figlio così mi andrebbe bene"...». E che altro? Farà cantare l'Italia, d'accordo. E magari canterà pure lui. «Mi piacerebbe anche scriverle, le canzoni. Però è difficile, bisogna trovare le parole, non so... Ho cominciato a leggere: ho letto il libro di Jovanotti, e quello di De Crescenzo su Socrate». Treman le vene e i polsi. E' già dura diventar Fiorelli; intellettuali, poi... Eppure lui non vacilla e guarda oltre. Pensa a quando forse sarà famoso, e i fanciulli d'Italia penderanno dalle labbra sue, e qualche proclama dovrà pur concederlo, alle masse bramose: «Mi angoscia la violenza sussurra, tormentando il tappo della minerale -. Quella violenza che esplode improvvisa, assurda. Non so, quelli che gettano le pietre dai viadotti. Vorrei dire qualcosa, fare qualcosa. Ora non posso, non sono nessuno. Un domani, chissà...». Gabriele Ferraris 994 Dal 12 settembFiNe (A sinistra) Beppe Fiorello, in arte Fiorellino, che cercherà di far dimenticare il fratello col codino. «Faranno i confronti ma io mi fido della gente e la gente può fidarsi di me». (A destra) il «blasonato» Fiorello Ha soltanto 25 anni, era intrattenitore. Dice: «La mia è una scalata velocissima, ma non la devo alle raccomandazioni»

Luoghi citati: Belluno, Italia, Milano, Sicilia