Maltempo morte e paura in Liguria di Pier Paolo Cervone

A Genova una vittima e 32 feriti per la furia del vento. Nubifragi in Piemonte e Lombardia A Genova una vittima e 32 feriti per la furia del vento. Nubifragi in Piemonte e Lombardia Maltempo, morte e paura in Liguria Manovratore schiacciato dal crollo della gru nel porto A Sanremo serre distrutte da una violenta grandinata GENOVA DAL NOSTRO INVIATO Un'ora e mezzo di terrore in Liguria, ma su tutto il Nord Italia improvvisamente si sono scatenati vari nubifragi, che hanno provocato ingenti danni in Piemonte, Lombardia e Trentino. La tromba d'aria, improvvisa e assassina, ha colpito tra le 14 e le 15,30 di ieri l'arco di costa compreso tra Ventimiglia e Genova. Strade allagate, tetti scoperchiati, alberi abbattuti. E anche, purtroppo, una vittima, il manovratore di una gru nel bacino portuale di Sampierdarena. Poi il ciclone, dopo aver lasciato incredula e sconvolta mezza regione, si è spostato nel Basso Piemonte e ha provocato, indirettamente, altri lutti, altre rovine: due ragazzi hanno perso la vita nel Cuneese in un incidente stradale, e una giovane donna in un altro scontro frontale provocato sempre dalla violenta pioggia lungo la Casale-Torino, in provincia di Alessandria. Il raid finale, con altre distruzioni, nelle province di Torino, Vercelli, Pavia, Milano, Varese, Bergamo e Trento. E' stato in Liguria un pomeriggio da incubo. E nessuno aveva previsto, o potuto prevedere, la violenta perturbazione. I bollettini meteo, ieri sera, segnalavano violenti temporali sull'Italia di Nord-Est e solo sporadici annuvolamenti lungo il Mar Ligure e il Tirreno. Invece la natura si è scatenata dopo un breve preavviso: nuvole basse e nere a ridosso dei monti, vento sempre più impetuoso, cielo sempre più scuro tanto da far scattare i dispositivi dell'illuminazione nei centri della costa. La tromba d'aria si è presentata con la sua furia devastatrice alle porte d'Italia, cioè a Ventimiglia, pochi minuti dopo le 14. E si è capito subito che non era il solito temporale di fine estate. Case scoperchiate nella città alta, alberi spezzati con una disinvoltura impressionante, le attrezzature degli stabilimenti balneari finite in mare, danni alle auto in sosta, insegne divelte. Non sono stati risparmiati gli ospedali di Ventimiglia e di Bordighera. Anzi: proprio in queste zone si registrano i maggiori danni. Traffico ferroviario e automobilistico sconvolto, una palma si è abbattuta sui cavi della Riviera Trasporti e ha paralizzato anche il movimento dei filobus. Le raffiche di vento hanno raggiunto la velocità di 63 nodi, pari a 117 chilometri orari. Drammatici i soccorsi in mare, mentre sul litorale alla pioggia scrosciante si sostituivano chicchi di grandine grandi come noci che hanno devastato le colture e le serre delle aziende floricole tra Sanremo e Taggia. Le motovedette della Capitaneria di porto hanno dovuto prendere il largo, in condizioni particolarmente difficili, per soccorrere alcuni surfisti sorpresi dalla tempesta. A Imperia il vento ha colpito duramente il cantiere navale Quaranta. Due barche in costruzione sono state distrutte. Gli operai che vi stavano lavorando hanno fatto appena in tempo a scendere dalle impalcature che imbragavano le imbarcazioni e mettersi in salvo. Una prima stima dei danni, solo per la provincia di Imperia, parla di svariati miliardi. In provincia di Savona il nubifragio ha attenuato la sua furia, ma anche qui sono stati sufficienti pochi minuti per scoperchiare case a Finale ligure, colpire gli stabilimenti balneari tra Albissola, Celle e Varazze, allertare i Vigili del fuoco per allagamenti nel centro di Savona. n vortice d'acqua e d'aria si è abbattuto infine su Genova, prima di deviare verso il Piemonte e la Lombardia. In porto, a Calata Rubattino, due gru alte più di venti metri si sono accartocciate come fuscelli. Su ima, nella cabina di guida, c'era Armando Pinelli, 53 anni: è stato colpito da un braccio elevatore, i soccorsi sono stati inutili. Ferito un suo collega. Altre 32 feriti sono stati ricoverati negli ospedali. Tutte le navi hanno dovuto rinforzare gli ormeggi, un traghetto della «Tirrenia» che sarebbe dovuto uscire in mare è sta- to rimorchiato di nuovo in banchina. L'aeroporto «Cristoforo Colombo» non ha interrotto il traffico, anche se alcuni velivoli da turismo sono stati spostati dal vento e si sono urtati. In città scene di devastazione in quasi tutti i quartieri: l'abbattimento di tegole e alberi ha provocato una trentina di feriti. Attorno alle 16 il cielo si è rasserenato, la tempesta era già finita. Ma la Liguria, colpita duramente, deve di nuovo fare i conti con una calamità naturale. E dal confine a Genova sindaci e operatori economici chiedono al governo di intervenire per i risarcimenti. In Lombardia, un temporale ha provocato un black-out elettrico di quattro ore nel Bergamasco. A Milano il muro di una casa da tempo di¬ sabitata in via De Castilla è crollato alle 17,20 in seguito alla pioggia. Anche a Trieste, in mattinata, una tromba d'aria si è abbattuta sulla città, ed ha scoperchiato un casello della linea ferroviaria Trieste-Venezia. Interrotta la linea ferroviaria per cinque ore, provocando forti disagi nei collegamenti. Infine gravi gli effetti del nubifragio in Trentino: a Riva del Garda è stato scoperchiato il tetto di una chiesa, un albero è stato divelto dal vento ed è finito su un pullman turistico mentre nel porto San Nicolò, alcuni catamarani sono stati proiettati dal vento sulla strada statale e sono finiti addosso ad alcune vetture. Pier Paolo Cervone A sinistra la gru che è crollata ieri per il maltempo nel porto di Genova dove è morto un operaio. Sotto un'immagine del nubifragio che si è abbattuto sulla Riviera di Ponente

Persone citate: Armando Pinelli, Cristoforo Colombo