Ruanda, il fiume della morte

Ruanda, il fiume della morte Campi profughi al limite, ogni settimana 12 mila ruandesi fuggono in Tanzania Ruanda, il fiume della morte Nelle acque del Kagera decine di giustiziati GOMA. Ogni giorno da cinque a otto cadaveri di vittime di esecuzioni sommarie vengono scoperti nel fiume Kagera, che segna la frontiera tra Ruanda e Tanzania. Lo ha reso noto il portavoce dell'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr) a Goma, nello Zaire, Ray Wilkinson. E ogni settimana 12 mila ruandesi attraversano nella stessa regione la frontiera per rifugiarsi in Tanzania. La maggior parte dei cadaveri che gli uomini dell'Unhcr scoprono nel Kagera sono di persone uccise con un colpo di pistola alla tempia, o di machete alla nuca. «Uccisioni organizzate hanno apparentemente luogo nella parte orientale del Ruanda, ma al momento è ancora impossibile stabilire chi ne porta la responsabilità», dice Wilkinson. I campi profughi controllati dall'Unhcr in Tanzania ospitano nella regione di Ngara 250 mila persone, e altre 60 mila in quella di Karagwe, nel Nord. La maggior parte dei ruandesi che arrivano in Tanzania, sottolinea Wilkinson, sono «esausti e in pessime condizioni». Ieri un portavoce delle Nazioni Unite a Kigali, il capitano Mark Hurlston, ha reso noto che per bonificare il Ruanda dalle 50 mila mine che si ritiene siano disseminate sul suo territorio, sono necessari quattro milioni di dollari, circa 7 miliardi. L'operazione, ha affermato il capitano Hurlston, che fa parte di un'unità di sminamento britannica, dovrebbe essere affidata ad una impresa privata, che si dovrebbe occupare anche di addestrare, in tre mesi, 150 ruandesi a compiere lo stesso lavoro. Un'unità di sminamento canadese ha neutralizzato in quattro settimane circa 500 mine in diverse regioni del Ruan¬ da. Una squadra britannica, composta da quattro persone, ne ha disinnescate negli ultimi giorni 300. Mine e altri ordigni esplosivi provocano in media ogni giorno in Ruanda la morte di due persone e il ferimento grave di almeno altre sei. Gran parte delle mine disseminate in Ruanda provengono da Russia, Israele, Italia, Belgio e Francia. Il presidente della «Commissione sviluppo» dell'Europarlamento, il socialista francese Bernard Kouchner, ha chiesto ieri a Bruxelles che l'Ue riconosca ufficialmente il nuovo governo del Ruanda, costituito dal Fronte patriotico ruandese: «Le nuove autorità - ha detto l'ex ministro per gli Aiuti umanitari di Parigi, che nelle ultime settimane ha visitato il Ruanda e il campo profughi di Goma danno prova di una reale volontà di apertura, di democrazia e di tutela dei diritti umani». (Ansa-Afp-Reuterl

Persone citate: Bernard Kouchner, Goma, Mark Hurlston, Ray Wilkinson, Ruan, Wilkinson