FRANCIA IMPERO DEI BORDELLI

FRANCIA, IMPERO DEI BORDELLI FRANCIA, IMPERO DEI BORDELLI dire, delle noci vuote. Leggendo questo libro si ha l'impressione che Parigi fosse un immenso lupanare, non importa se chiuso o all'aperto. Nel 1870, le fallofore attive e ufficialmente dichiarate erano ottantamila. Quante saranno state quelle non dichiarate? In epoca precedente la situazione era ancora più allegra o più drammatica, a seconda dei punti di vista, se, come sembra, in tutta Parigi non fu facile trovare una mezza dozzina di vergini per il corteo nuziale di Napoleone. Naturalmente c'erano diverse categorie di bordelli. Si andava da quelli di lusso, riservati ai quattrinai e alla fauna aristocratica, a quelli che potremmo definire discariche o pattumiere sessuali. Ma tutti, forse per legge di compensazione, avevano nomi floreali e perfino verginali: le Violette, la Primavera, il Palmizio, Citerà, il Cuore, alle Belle Pollastrelle, la Stella, gli Specchi, la Villa delle Rose, l'Eden, ecc. E vediamo anche alcuni nomi che si davano le mquiline: Divina, Maria Colpo di Sciabola, Pelo Raso 0 Pelo Lungo, Gioiello, Pepe la Pantera, Belle Cosce. Una, chissà perché, si faceva chiamare Maria alla Testa. Voleva forse dire che era vergine solo in testa? Viene in mente quella ragazza francese che, presentandosi agli ospiti, disse: «Je suis Marie, mais pas la Vierge». Ma come venivano chiamate dagli altri, le tribadi parigine? Ecco un piccolo campionario: filles de jole, filles d'allégresse, filles d'amour, filles en circulation, cocottes, hétaires, horizontales, wsiteuses d'artistes, joyeuses. Che fossero visitatrici di artisti o visitate dagli artisti, il che fa poi lo stesso, non ci sono dubbi. C'è forse bisogno di fare il nome di Toulouse-Lautrec? Ma grandi bordellieri furono anche 1 fratelli Goncourt. Naturalmente non mancavano i

Persone citate: Belle Cosce, Divina, Gioiello, Goncourt, Maria Colpo, Pantera, Pelo, Pepe, Toulouse

Luoghi citati: Francia, Parigi