Né idillio né rifugio
Né idillio né rifugio Né idillio né rifugio Ma amo la sua gente Urbino, 15.VI.85 CARO Ercole, qualsiasi descrizione di Urbino, anche la più obiettiva e catastale, può valere tutt'al più un'ora o due, il battito di un malumore o lo slancio di una smania. Urbino non ci appartiene eppure non ci scaccia né ci sfugge. Io faccio una grande fatica a fare finta di vivere serenamente in Urbino, come ogni altro buon urbinate. Qui non c'è idillio né rifugio, né quiete, né silenzio, né società. Qui non si gusta alcuna confortevole bellezza ed è per questo che gli urbinati (quelli non proprio buoni, la maggio¬ ranza, residenti o no) la tramutano in presunzione e consumo, dote e parcheggio. Per continuare a voler bene e a vivere in Urbino occorre arrivare a congiungersi, oltre i fili e la rete di qualsiasi descrizione e relazione, con le immagini vaganti, astrali o artistiche, della città; sfidare ogni volta la vertigine dell'aquila di pietra sopra l'abisso della punta dei torricini. E qui si potrebbe dare inizio a tanti riferimenti con l'aquilone, gli aquiloni, i venti, i torrioni, i piccioni, i colli, i paesaggi, i passeri, i passaggi, etc. etc... certo non facciamo tutto quello che ci sarebbe da fare per continuare a farla crescere e progredire. E' di questo proprio che mi pare anche necessario schiarirci i sensi e la coscienza fino in fondo alle volte di Risciolo e discutere senza finzioni né riserve tutti insieme fino a far squillare le volte dei loggiati e dei palazzi. W Urbino insieme con noi! Un caro saluto dal tuo Roma, 19.VI.85 "7^1 ARO Ercole, il biglietto | "che ti ho scritto l'altro I giorno da un tavolino di I i caffè in piazza va letto \à I con giudizio e con qualche temperanza. Spesso, specie, durante le ore perse in piazza in Urbino, l'umor nero mi prende la testa e m'amareggia la bocca. E' certo che io voglio bene alla nostra stupenda città e anche alle sue giornate civili e alla sua gente. Spesso però mi pare che tutti noi urbinati, singolarmente e in società, non siamo degni e nemmeno coscienti della bellezza di Urbino e del suo paesaggio e che Paolo Il tuo Paolo Volponi
Persone citate: Caro Ercole, Paolo Volponi
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