Nasce il «gigante» delle armi

ramai Accordo storico tra i due re della difesa: missili nucleari, jet e satelliti Nasce il «gigante» delle armi Megafusione Lockheed e Martin Manetta WASHINGTON. Fusione storica nel campo della difesa. La Lockheed e la Martin Marietta, le due società statunitensi leader nel settore, sono vicine a un accordo per la fusione che dovrebbe dare vita ad un vero e proprio colosso nel campo aerospaziale, con interessi anche in materia energetica e con vendite annuali stimate intorno ai 23 miliardi di dollari (circa 37 mila miliardi di lire). Lo hanno annunciato ieri a Washington i vertici delle due società precisando che la transazione di Bethesda - la città del Maryland che diverrà il quartier generale della nuova Lockheed Martin Corporation dovrà essere approvata dall'assemblea degli azionisti della Lockheed, che riceveranno 1,63 azioni della nuova compagnia in cambio di ciascuna delle loro azioni originarie. La Lockheed Martin - nata da quelle che furono agli inizi due diverse compagnie aeree - impiegherà centosettantamila lavoratori, continuando la produzione di missili nucleari, jet da combattimento, satelliti e satelliti spia, e reti informatizzate. A dirigerla andrà il presidente e amministratore delegato della Lockheed, Daniel M. Tellep, mentre in un secondo momento ci sarà il cambio della guardia, portando ai vertici della nuova società il presidente della Martin Marietta, Nor- man R. Augustine. «La fusione - a detta dei due dirigenti - darà modo al governo statunitense di ridurre i costi nel settore della difesa, utilizzando le strategie sinergiche per diversificare le opportunità di mercato». L'annuncio della fusione da dieci miliardi di dollari tra la Lockheed e la Martin Marietta ha infiammato la speculazione. A Wall Street il titolo della Lockheed è stato quotato nelle prime battute in rialzo del 12,52 per cento a 74,12 dollari mentre la Martin Marietta è stata indicata in leggero calo, dello 0,77 per cento a 47,5 dollari. Tra l'altro, il vivace movimento su questi due titoli si è propagato con rapidità anche agli altri valori del settore della difesa, dalla Loral ( + 5,25% a 42,50 dollari) alla Northrop ( + 3,80% a 44,25), alla Me Donnei Douglas (+1,49% a 110,87 dollari). Nel frattempo la megafusione, che alcuni operatori hanno definito storica, non è passata inosservata agli esperti nella valutazione dei crediti della Moody's. L'agenzia statunitense di rating ha infatti già messo sotto osservazione i debiti della Lockheed e della Martin Marietta nella prospettiva di un'eventuale revisione al rialzo. La Moody's ha reso noto che la decisione potrebbe interessare circa tre miliardi di dollari di debito sul lungo termine. La Lockheed ha legato il suo nome a uno maxi scandalo delle tangenti degli anni Settanta che coinvolse statisti di mezzo mondo tra cui l'allora premier giapponese Tanaka ed esponenti del governo italiano, come il ministro della Difesa Tanassi. Una vicenda che portò alla luce un sottobosco politicoclientelare per favorire l'acquisto di 14 aerei militari da trasporto Hercules C-130, preferiti a una più conveniente offerta italo-francese. La Lookheed in questi ultimi anni ha risentito dei tagli ai budget militari, perdendo anche il ruolo di maggior contrattista americano come fornitore del Pentagono. Ora la maxifusione sembra ridare nuove postive prospettive alla società. CHI "TRAFFICA" DI PIÙ' VALORE DELLE ESPORTAZIONI DI ARMI NEL QUINQUENNIO 1988-92, IN MILIARDI DI DOLLARI USA URSS/RUSSIA ramai GERMANIA CINA G. BRETAGNA CECOSLOVACCHIA ITALIA SVEZIA FONTE: HrRI

Persone citate: Daniel M. Tellep, Martin Manetta Washington, Martin Marietta, Tanaka, Tanassi

Luoghi citati: Cecoslovacchia Italia, Germania Cina, Maryland, Russia, Svezia, Urss, Washington