Pene più severe contro i predatori

Ma occorre anche maggior informazione per difendere le bellezze naturali Ma occorre anche maggior informazione per difendere le bellezze naturali Pene più severe contro i predatori IL turista friulano che si appropria di un pezzo di stalattite sottratto a una grotta del Golfo di Orosei e viene denunciato dai carabinieri apparentemente non ha molto in comune con quell'altro turista, Enrico Colavita, che lo scorso anno staccò la famosa «tartaruga» di Cala Girgolu per portarsela a casa come un trofeo. In quel caso ci fu il danneggiamento deliberato e spavaldo di un bene ambientale a scopo di furto. Oggi siamo di fronte a un comportamento meno chiaramente aggressivo, avvolto di dubbi. L'ignoto friulano ha staccato il pez¬ zo di stalattite, 50 centimetri di lunghezza, oppure lo ha trovato a terra? Se è così, come doveva comportarsi? Avvertire la Soprintendenza competente? Riconosciamolo: il cittadino non è minimamente informato in materia. Quanti conoscono l'esistenza delle leggi di tutela? Né si fa qualche opera di educazione, nella scuola come alla tv. Innumerevoli turisti in perfetta buona fede, che si ritengono amanti della natura e rispettosi dell'ambiente, potrebbero commettere reati analoghi. L'inasprimento delle pene per i furti am¬ bientali (o in aree archeologiche) non può essere separato da una campagna educativa che chiarisca a tutti quali sono i doveri nei confronti di beni appartenenti alla collettività, diffondendo la cultura della tutela e del rispetto. Al contrario, oggi è diffusa l'incultura che porta a considerare la stalattite e la pietra antica «res nullius», come l'uccello impallinato dal cacciatore, come la stella alpina strappata in montagna. I turisti che scendevano sulla famosa spiaggia rosa dell'isola di Budelli muniti di sacchetti di plastica per portare a casa un po' di quella sabbia straordinaria commettevano un reato senza avvertire che il loro comportamento era semplicemente vandalico. Maggiore severità e più informazione non soltanto per difendere le 18 mila grotte e caverne esistenti nelle isole e nella Penisola. Anche per difendere i Beni Culturali esposti alle aggressioni dei turisti imbarbariti che incidono i loro nomi sugli affreschi di chiese e cappelle non sorvegliate, sulle pareti di monumenti, su tronchi secolari. Mario Fazio

Persone citate: Budelli, Enrico Colavita, Mario Fazio

Luoghi citati: Orosei