«Non chiamatemi il Baggino»

Per Eddy, fratello di Roberto, una giornata da protagonista nel Palazzolo Per Eddy, fratello di Roberto, una giornata da protagonista nel Palazzolo «Non chiamatemi il Bagnino» «Nienteparagoni, lui è inarrivabile» «Il codino? No grazie, ne basta uno» PALAZZOLO. Per una volta le luci della ribalta sono state per lui e non per il suo celebre fratello con il codino. Eddy Baggio non avrà le doti di Roberto («Non paragonatemi a lui: è inarrivabile. Io sono semplicemente Eddy Baggio e non il fratello di un mito», continua a ripetere), ma la strada intrapresa sulla via dell'affermazione professionale pare quella giusta a giudicare da domenica. Eddy, all'esordio in CI con la maglia del Palazzolo (località di quindicimila abitanti al confine tra il Bresciano e la Bergamasca), ha fatto centro al primo colpo, evitando ai bresciani la sconfitta al Dall'Ara di Bologna. Un evento dato per certo da tutti nei pronostici della vigilia. Baggino, come viene chiamato abitualmente, ieri ha vissuto il suo day after a Firenze, «per stare vicino alla mia ragazza, che oggi (ieri per chi legge; ndr) ha festeggiato il suo compleanno». Baggio, dopo il suo gol a Bologna si sono sprecati i paragoni con il suo celebre fratello. «Ormai ci sono abituato, ma è solo il cognome a unirci. Abbiamo ruoli diversi. Io sono una prima punta, Roby lo conoscete tutti». Non è da tutti debuttare in CI in uno stadio prestigioso come il Dall'Ara e andare subito a bersaglio. Nemmeno a Roberto era riuscita un'impresa altrettanto esaltante. «Non lo so. Comunque il mio gol non è che abbia cambiato granché, a parte la classifica della squadra e la mia posizione nella graduatoria dei cannonieri. Avessimo contenuto la sconfitta entro il 2-0, cosa avrebbero potuto dirci? Il Palazzolo è una piccola società, ripescata in CI grazie a un bilancio estremamente sano. Non ha certo le disponibilità che può avere un Bologna». E come si trova in una realtà dove il pane che si mastica è duro e non si naviga nell'oro? «Benissimo, direi. E' da venti giorni che sono a Palazzolo e finora non ho avuto problemi. E' un ambiente tranquillissimo. Proprio l'ideale per un giovane che deve maturare». Domenica lei sarà in campo in Palazzolo-Modena. Roberto aprirà la stagione con la Juventus a Brescia. Giocherete a 30 chilometri di distanza. Dove pensa che andranno i suoi genitori? «Non lo so, può darsi si dividano: uno a Brescia e l'altro a Palazzolo. Ma se andranno tutti a vedere Roberto, non mi offenderò. Io sarò concentrato esclusivamente sul Modena. Dopo Bologna, mi piacerebbe ripetere il colpaccio». A proposito, l'ha chiamata Roberto? «No e non so neppure se ha visto il mio gol alla televisione. Se l'ha fatto, spero che gli sia piaciuto. Ma ci sentiremo e so già che scommetteremo sulla vittoria delle nostre squadre domenica. Magari con due nostre reti. Ci pensate? Sarebbe una favola». Stessi tratti somatici, stessi riccioli sul collo. Scusi Eddy, ma non è che anche lei abbia intenzione di farsi crescere il codino? «Ma per carità! Già tutti mi paragonano a lui così. Figuriamoci se portassi anche il codino!». Vincenzo Cornetta Ì||ÉÌ iBil ÌÉÌÉ Robi ed Eddy Baggio: il fratello dell'asso bianconero ha 19 anni e gioca di punta nel Palazzolo

Persone citate: Baggio, Eddy Baggio, Vincenzo Cornetta

Luoghi citati: Bologna, Brescia, Firenze, Modena