Ucciderò la canaglia
Ucciderò la canaglia L'APPELLO DEL SICARIO Ucciderò la canaglia OLTO rispettato e caro Vladimir Lvovic! Oggi ho letto sui giornali locali che Lenin, in persona, sarà presente alla Conferenza di marzo a Genova. Io ho intenzione di eliminare quel delinquente e penso di averne il diritto più di chiunque altro. Costoro hanno depredato tutti noi, ma io ho perduto tre figli, mio fratello è stato selvaggiamente ucciso dai bolscevichi e, oltre a ciò, a diverse riprese, ben tredici dei miei parenti sono periti. So usare a dovere sia l'arma bianca che armi da fuoco e bombe a mano. Sono stato più volte in Italia e a Genova. Sono ufficiale dell'esercito, colonnello del genio, ho fatto tutta la guerra tedesca e ho partecipato a quella civile con i generali Alekseev e Denikin. Lei forse mi ricorda meglio con il mio pseudonimo - «colonnello Berezov» - con cui le inviai nell'estate 1919 diverse monografie per la sua rivista «Byloe». A tutt'oggi vivo a Nizza (Chemin, 1, Augustin, Villa Brun) e lavoro come uomo di fatica presso la principessa Murat. Non ho mezzi, solo problemi. Ecco ciò di cui ho bisogno: 1) Appoggio per ottenere un visto per l'Italia. 2) Mezzi finanziari. 3) Che la mia famiglia, moglie eM un figlio di otto anni, sia garantita, poiché dal mo¬ mento del mio licenziamento non avrò di che vivere e, anche se non sarò ucciso sul posto, o giustiziato, dovrò restare a lungo in prigione. In ogni caso non potrò più trovare lavoro. Il mio piano è già pronto, ho già un aiutante fidato. Mi occorre solo trovare un autista abile e coraggioso, poiché agire in auto è più efficace e può evitare l'uso delle bombe (poiché non vorrei, ammazzando un cane, colpire anche persone innocenti). Dai suoi articoli so qual è il suo atteggiamento verso il terrorismo. Mi aiuti ora a uccidere la canaglia principale, dopodiché tutto il resto andrà a rotoli. Importante è non perdere tempo, poiché arrivare a Genova alla vigilia della Conferenza sarà pericoloso e tutti saranno controllati. Mi scusi se con questa lettera io violo tutte le regole cospirative, ma non ho altra scelta. Se lei accetta la mia proposta e ha ragioni per non fidarsi della posta, si metta in contatto con me attraverso un suo incaricato, oppure mi convochi a Parigi. Ma tenga presente che non ho soldi né per il viaggio, né per il soggiorno a Parigi. Sappia che, cominciando l'operazione, distruggerò tutti i documenti e che, anche dopo l'arresto, non farò nomi e prenderò su di me l'intera responsabilità. Ho abbastanza motivi per farmi credere. La prego ancora: non perdiamo tempo. Con la massima stima, Bek Vladimir Maksimilianovic Nizza, 10 gennaio 1922. '? P.S. A Parigi potrei trovare io stesso un autista. Occorrerebbe trovare uno specialista per l'uso eventuale di un'arma chimica o per pallottole velenose,
Persone citate: Alekseev, Denikin, Lenin, Murat, Villa Brun, Vladimir Lvovic, Vladimir Maksimilianovic Nizza
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