Un ex campione sulla barca killer del sub di Stefano Mancini

Costa Smeralda: Angelo Spelta, star dell'off-shore, denunciato per la morte di un turista Costa Smeralda: Angelo Spelta, star dell'off-shore, denunciato per la morte di un turista Un ex campione sulla barca killer del sub Determinanti le testimonianze degli amici della vittima Ma l'imprenditore nega: «Non mi sono accorto di nulla» OLBIA. C'era un ex pilota di off-shore alla guida del motoscafo killer nel mar di Sardegna. Così almeno hanno scritto i carabinieri nel loro rapporto trasmesso alla procura della Repubblica di Tempio Pausania. Le indagini sulla morte di un pescatore subacqueo in Costa Smeralda sono durate un giorno e una notte. Un lavoro intenso, per gli inquirenti, che dopo una serie di interrogatori sono giunti alla denuncia per omicidio colposo nei confronti di Angelo Spelta, un imprenditore di 55 anni nato a Eboli, in provinia di Salerno, e residente a Montecarlo, ex campione delle corse in motoscafo. Per risolvere il caso decisiva è stata la testimonianza degli amici della vittima, che da un gommone hanno assistito impotenti alla tragedia. Sono stati loro a prestare i primi, inutili soccorsi a Roberto Marcozzi, a cui lo scafo lanciato ad alta velocità aveva spezzato la schiena. E sempre loro, malgrado lo choc, sono tornati rapidamente a riva a dare l'allarme e a descrivere i particolari del motoscafo pirata. Alla guida di uno «Scarab 38» bianco con fasce laterali rosse, Spelta avrebbe travolto venerdì il subacqueo che stava riemergendo dalle acque di Punta Capaccia, sulla Costa Smeralda. I carabinieri non hanno però ancora concluso le indagini; sono in corso altri accertamenti per appurare se a bordo del natante ci fossero altre persone e, in caso affermativo, stabilire se qualcuno degli altri passeggeri abbia manovrato con i comandi del motosca¬ fo nel momento in cui il natante è finito addosso allo sfortunato pescatore in immersione. Spelta si è difeso, negando di essere il responsabile dell'incidente. Durante l'interrogatorio, l'uomo ha sostenuto di non essersi assolutamente accorto di aver urtato qualcuno o qualcosa mentre navigava nelle acque di Punta Capaccia. Il motoscafo «Scarab 38» di Angelo Spelta è stato tirato a secco per un'ispezione alla chiglia. Nel corso del controllo compiuto dai carabinieri non è emersa alcuna traccia di urti sul fondo e sulle fiancate. In ogni caso nei confronti dell'imprenditore è scattata la denuncia per omicidio colposo; non gli è stato invece contestato l'ulteriore reato di mancato soccorso: gli invest: • gatori hanno ritenuto fondate le affermazioni secondo cui non si era reso conto d'aver urtato il pescatore. Marcozzi, un impiegato romano, era in vacanza a La Maddalena. Con Giancarlo Fagiolari, 41 anni, di Roma, e Massimo Cossu, 23, di La Maddalena era partito venerdì in gommone per una battuta di pesca subacquea. Una passione che coltivava da tempo o che gli è stata fatale, malgrado avesse adottato tutte le precauzioni che questa disciplina richiede. Munito dell'apposito pallo- ne di segnalazione, il sub ha iniziato da solo l'immersione. Quando è tornato in superficie, il motoscafo è piombato su di lui alla velocità di circa 30 nodi, pari a 55 chilometri orari, e ha proseguito senza fermarsi. Resisi conto di quanto accaduto, Fagiolari e Cossu hanno soccorso l'amico, ma ogni tentativo di rianimarlo è stato inutile. Colpito alla schiena e alla testa dall'imbarcazione, l'impiegato è morto all'istante. Issato il corpo sul gommone, i due amici hanno raggiunto la riva e dato l'allarme. Alla ricerche del motoscafo «pirata» hanno partecipato motovedette della Capitaneria di porto, della polizia e dei carabinieri di Porto Cervo, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Tempio Pausania Alessandro Di Giacomo. Grazie alla testimonianza degli amici della vittima, lo «Scarab 38» di Spelta è stato individuato dai carabinieri, che hanno denunciato il proprietario. Stefano Mancini Il motoscafo che avrebbe ucciso Roberto Marcozzi. In basso l'ex campione Enzo Majorca

Luoghi citati: Eboli, La Maddalena, Montecarlo, Olbia, Roma, Salerno, Sardegna, Tempio Pausania