Trappole bionde per i maniaci di Guido Coppini

Trappole bionde per i maniaci Trappole bionde per i maniaci Genova, belle e avvenenti poliziotte arruolate nella squadra antistupro GENOVA. Dalle goliardate del buco nella cabina, si è passati ai maniaci della sfera sessuale. Cambia anche il mondo dell'estate, e purtroppo in peggio. Tra luglio e agosto sei individui sono finiti in carcere, per un'altra dozzina si stanno svolgendo indagini. Il fenomeno è preoccupante in modo particolare nelle spiagge della Riviera di Levante, ma è avvertito anche fra Savona e Ventimiglia. Il campionario delle imputazioni è vario, fa pensare ai film o ai fumetti a luci rosse, spesso si conclude con una vera e propria violenza carnale. Ma dalla fine dello scorso aprile, da quando il questore di Genova Marcello Carmineo ha istituito una speciale squadra antistupro, in gran parte femminile, molestie e reati sessuali sono notevolmente diminuiti. Si è sparsa la voce: la bella ragazza coi capelli sulle spalle e il fisico da pin-up, potrebbe essere una poliziotta. La squadra antistupro è composta da una decina di agenti, in prevalenza donne, e diretta dal vicecommissario Angela Burlando, assistita da una vice e da un'altra funzionaria. Ha sede presso il commissariato di pubblica sicurezza della Foce-Sturla, il più vicino alle spiagge, popolari e private, dalle quali fin dalla scorsa primavera si sono avute segnalazioni di casi molto spesso gravi. Tra l'altro, la dottoressa Burlando, che è stata per anni assistente ai minori, è la stessa che ha contribuito al lieto fine della storia della «pretty woman» genovese, cioè la vicenda della diciassettenne albanese Paola che si è riunita allo studente innamorato di lei, Giovanni, sottraendosi alla prostituzione verso cui l'aveva spinta il suo connazionale Armando Misha Mbaloma, finito in carcere. Se i marciapiedi della Genova vecchia hanno una passeggiatrice di meno, lo si deve anche alla dottoressa Burlando. Il ventaglio dei reati, tentati o consumati sulle spiagge, è purtroppo molto vasto. Uno dei più consueti viene dagli esibizionisti, numerosi negli arenili del Golfo Tigullio. I loro comportamenti sono odiosi: di solito l'individuo indossa un gabardine richiamando l'attenzione dei bagnanti, attratti da uno che, in pieno solleone, gira in soprabito. All'improvviso, l'uomo spalanca il gabardi- ne e sotto è completamente nudo. «Ma siamo nel campo delle molestie - spiega il vicequestore vicario Salvatore Presenti - che possono al massimo provocare fastidio e, insieme, ilarità e imbarazzi. Ci sono casi molto peggiori: specie le violenze su ragazze e su donne. La "squadra" naturalmente non si occupa soltanto di quanto può avvenire sulle spiagge, ma indaga anche su episodi di violenza all'interno della famiglia, i più (Ufficili da scoprire». A volte si può anche sbagliare, ma fra tanti risultati positivi si registra un solo caso di sospetti infondati: accusato di aver usato violenza ad un ragazzino sordomuto, un uomo è stato completamente prosciolto. Naturalmente la «squadra» opera in contatto con il tribunale dei minori, con tutti i reparti di polizia della città e della provincia, con le Usi. «Quando nella polizia non c'erano donne - spiega il dottor Presenti - era molto più difficile individuare il molestatore o lo stupratore. Le vittime delle aggressioni trovavano evidenti difficoltà a confrontarsi con uomini, pudori e imbarazzi frenavano molto spesso le indagini. Ora, interrogate da personale femminile, le donne si confidano più facilmente, l'approccio è più naturale e spontaneo». E vengono fuori episodi incredibili: c'è chi si apposta davanti ad una cabina e, non appena una donna fa per uscire, salta dentro e tenta lo stupro. C'è chi attira ragazzini con doni e dolciumi: ma funziona anche un servizio di informazioni che avvisa le mamme se su una certa spiaggia si aggirano individui sospetti. La squadra antistupro ha alzato una efficace barriera che isola i maniaci, che sono molti di più di quanti una persona normale sia indotta a credere. Nessun pericolo, almeno nella sfera sessuale, viene dai molti vu' cumprà che girano per gli arenili della Liguria con la loro «bottega» sulle spalle. Talvolta sono petulanti, conducono trattative infinite, partono da 10 mila per arrivare anche a mille lire. Ma non hanno mai molestato nessuno. Chi fra gli extracomunitari ritiene di farlo - ma sono pochissimi - cerca di sfogare i suoi istinti nel centro storico. Guido Coppini

Persone citate: Angela Burlando, Armando Misha Mbaloma, Burlando, Salvatore Presenti, Sturla

Luoghi citati: Genova, Liguria, Savona, Ventimiglia